La commissione bilancio approva un documento in cui impegna il governo a riferire alle commissioni in che modo intenda reperire le risorse per mandare in pensione il personale scolastico rimasto imbrigliato nella legge Monti-Fornero. La data entro la quale si conosceranno le reali intenzioni del governo è il quindici di aprile. Data in cui si dovrà presentare alla Commissione Europea il DEF, (documento di Economia e Finanza). Si sperava che il Governo prendesse atto della volontà di tutti i partiti favorevoli al collocamento a riposo del personale scolastico in possesso dei requisiti pre-Fornero, ma così non è stato.

In pratica, invece, ha chiesto ed ottenuto ancora tempo, per cercare i soldi necessari per mandare in pensione gli interessati.

Ricordiamo che il peso economico che le casse dello Stato dovrebbero sopportare per il pensionamento del personale quota 96 è di circa 400 milioni di euro in quattro anni e che gli interessati sono 4000, come da indagine conoscitiva effettuata dal ministero della Pubblica Istruzione nel mese di novembre.

Dovendo presentare il documento economico all'Europa, il governo, pertanto, non potrà il quindici aprile esentarsi dal mettere nero su bianco le risorse utili al collocamento a riposo del personale quota 96. I numeri dovranno essere certi, come certa dovrà essere la parola "fine"su questa incredibile ed assurda vicenda. Intanto arrivano i prepensionamenti per alcune categorie di dipendenti pubblici, come INPS, INAIL ed Enti Locali, ma non per la Scuola. Si attende, quindi, il 15 aprile con trepidazione.