Il neo Governo Renzi inizia a lavorare per riformare il lavoro con il Jobs Act. Il piano redatto da Stefano Sacchi sarà discusso nei prossimi giorni e passerà al vaglio del ministro del lavoro Giuliano Poletti. Il governo si mostra fiducioso sulla buona riuscita di questo nuovo programma e sulle conseguenze che esso avrà sull'economia italiana.

Il cuore principale del Jobs Act sarà un sussidio universale per tutti coloro che hanno perso il lavoro, al momento si contano 1 milione e 200 mila ex lavoratori, che costerà circa 9 miliardi di euro.

La novità che introduce questo nuovo piano si chiamerà Naspi, ovvero un conguaglio della Aspi e mini-Aspi che fu introdotta dall'ex ministro Fornero.

Il Naspi si configurerà come un sussidio di disoccupazione per chi ha perso il lavoro e abbia lavorato per almeno tre mesi. Per quanto riguarda le modifiche rispetto all'Aspi il nuovo sussidio coinvolgerà anche i contratti atipici come i contratti a progetto o i cocopro. La durata dell'erogazione del sussidio sarà estesa da un anno e mezzo fino a due anni e il contributo sarà inizialmente di 1.100 euro per poi scendere fino a 700 euro. Per i contratti atipici invece la durata sarà di solo sei mesi.

La necessità di riformare il mondo del lavoro è maggiormente sentita dopo gli sconvolgenti dati ISTAT dei giorni scorsi.

Il dato di gennaio è drammatico soprattutto per i giovanissimi (di nuovo un record a 42,4% per la disoccupazione per la fascia di età tra i 15 e i 24 anni), ma la situazione è molto difficile anche per le fasce di età successive.