LaRagioneria di Stato boccia il nostro pensionamento? Noi a Scuola ciincateniamo in segno di protesta. Ecco la prima mossa escogitata dalcomitato dei quota 96 dopo la bocciatura delle coperturefinanziarie previste nella proposta di legge unificataGhizzoni-Marzana, che prevedeva la collocazione a riposo dal primosettembre 2014, con le modalità e i benefici economici ante leggeMonti-Fornero, di coloro che al 31 agosto 2012 avevano raggiuntola quota 96 (età anagrafica più anzianità contributiva) alloravigente, quale requisito indispensabile per andare in pensione.

Il comitato quota 96 hachiesto la disponibilità  del personale interessato perazioni come l'incatenamento a scuola, trovando giàadesioni in diverse città. A Torino, a Prato, a Palermo, a Roma, silegge sul blog Diritti Acquisiti Comparto Scuola, docenti si incateneranno davanti o all'interno delle scuole in segno di lotta edi protesta. A Palermo anche davanti alla sede RAI, mentre a Roma da lunedì24 dovrebbe aver luogo un presidio permanente davanti a Montecitorio.

Se da un lato i quota 96stanno manifestando con rabbia e forte disappunto, incassano ancheda parte di esponenti politici  il rammarico per laposizione di intransigenza della Ragioneria dello Stato, dall'altrolato non hanno visto né sentito "il calore" dei sindacati. "Vorremmo domandare l’indirizzo della Triplice Sindacale e dei suoitromboni: perché non ci difendono? Ma è chiaro: perché sonocomplici nella vicenda! Dove andrai, madame Camusso, quando titoglierai l’abito da sindacalista? A dirigere un partito? Sindacodi grande città? Alle Maldive?" Scrive Carlo Bertani, uno degliesponenti più in vista e più attivo per le pensioni dei quota 96.

Adesso si spera solo che il ministro Giannini, nelle pieghe del bilancio del suo Ministero, riesca a trovare i soldi necessari a pensionare chi ne ha diritto daoltre due anni.