La medicina è amara ed indigesta per i dipendenti pubblici, per quegli 85 mila ritenuti in esubero dalla forbice del super commissario Cottarelli; ma la medicina è ancora più amara per le donne, per quelle che hanno raggiunto l'età della pensione e non possono andare ancora a causa della legge Monti -Fornero che ha previsto un allungamento della permanenza nel lavoro per un altro anno e sei mesi.

A Cottarelli tale nuova soglia non sembra proprio piacere. Bisogna innalzarla per pareggiarla con quella degli uomini. Ce lo chiede anche l'Europa, così ha riferito al premier Renzi.

Da tale manovra si riuscirà a risparmiare altri duecento milioni solo nel 2014 per arrivare ad oltre un miliardo entro il 2016. Insomma bisogna immolare sull'altare della patria le donne con tuttti i loro "privilegi". In tale manovra non è esente il personale scolastico che da anni attende la soluzione del loro caso. Già rimasto imbrigliato nelle maglie della Monti-Fornero, adesso rischia di rimanere bloccato a causa dei risparmi previsti dal super tecnico Cottarelli.

Tutto ciò nel mentre la disoccupazione giovanile aumenta e la protesta monta, nella scuola come tra le giovani generazioni. Il premier Renzi ancora su tale punto non si è espresso, lasciando nel dubbio sindacati e movimenti femminili.

L'adozione del Jobs Act, in tal senso, non ha dato indicazioni chiare e certe.Tutti si aspettano che Renzi si esprima in merito.

Le preoccupazioni delle donne, in particolare di chi magari ha iniziato a lavorare giovanissima, sono comprensibili. Attendono di andare in pensione senza dover inseguire ciò che loro spetta da anni.