Ecco i requisiti e i periodi contributivi che occorre aver maturato per ottenere la pensione anticipata nel 2014-2015

Il decreto legge 201/2011 deliberato dalla riforma Monti Fornero fissa il limite minimo per poter avvalersi della pensione anticipata nel 2014/2015 a 42 anni e 6 mesi di contributi versati, per gli uomini, di 41 anni e sei mesi per le donne.

L'importo della pensione potrà essere diminuito se durante il periodo lavorativo si ci si è avvalsi di specificati elementi differenti da quelle elencati nel decreto legge 216 del 2011. Anche se non è prevista un'età anagrafica minima, se si va in pensione prima dei 62, si viene penalizzati dell'1% per ogni anno di anticipo, per i primi due anni, che salgono a 2% se gli anni sono di più: dai tre in su.

Ma come determinare con esattezza gli anni di lavoro validi per i contributi e avvalersi della pensione anticipata?

Per calcolare gli anni di lavoro, il decreto legge prevede l'effettivo incarico prestato con i periodi di astensione giustificati per le seguenti possibilità che possono essere, la maternità, gli obblighi di leva, le malattie, fanno parte del periodo di lavoro da calcolare, anche eventuali fasi di cassa integrazione, così come sono parte del periodo contributivo l'infortunio, le assenze per donazione di sangue, i congedi per paternità e maternità.

Si prevede una decurtazione del 4% della pensione, se nei 42 anni di servizio fossero presenti altri tipi di periodi di assenza. Il periodo può comunque essere riscattato continuando a lavorare per evitare la riduzione della pensione. In questo caso si potrà avere nuovamente accesso alla pensione completa.