L' Inps, attraverso l'attesissima circolare n. 16 arrivata alle nostre orecchie il 1° febbraio 2013 offre precisazioni in merito alla salvaguardia dei diritti di migliaia di lavoratori italiani. Stiamo parlando del diritto di avvicinarsi alla pensione di vecchiaia con i requisiti contributivi di 15 anni previsti dalla ben nota "Riforma Amato" del 1992 (il Decreto legislativo è quello del 30 dicembre 1992, sarebbe a dire il n. 503, art. 2, comma 3). La circolare concerne persone, soprattutto donne, il cui lavoro è stato contraddistinto dalla precarietà e che hanno maturato molti anni di contribuzione prima della fatidica data del dicembre 1992.

In seguito, allontanate dal mercato del lavoro con la visione di poter disporre della pensione di vecchiaia una volta sopraggiunto l'indispensabile requisito anagrafico.

Ecco di cosa parla la circolare Inps sulle pensione di vecchiaia con 15 anni di contributi maturati prima del dicembre 1992

La tanto odiata riforma delle Pensioni ideata dalla Fornero, ha inserito nuovi assetti in materia di processi pensionistici. Dopo l'entrata in vigore della legge in questione, la tanto agognata pensione di vecchiaia potrà essere conseguita solo in presenza di un'anzianità contributiva non inferiore ai 20 anni. Al momento, poi, la circolare in questione, ha fatto chiarezza sull'operatività di tutte le deroghe del decreto legislativo datato 30 dicembre 1992, n. 503 in cui il confronto tra soggetti che possono attingere alla pensione di vecchiaia attraverso un comune e normale sistema retributivo e misto, anche dopo l'arrivo della riforma delle pensioni.