Dopo la fiducia al premier Renzi,accordata con 169 voti favorevoli, il Parlamento potrebbe riaprire il dibattitosulla possibilità per i “Quota 96” della Scuola di accedere alla pensione con iprecedenti requisiti.

Il tema “scuola” è uno dei punti focali su cuiRenzi si è soffermato, avanzando una proposta di oltre un miliardo ininvestimenti, soprattutto attraverso interventi di ammodernamento dellestrutture scolastiche entro il prossimo 15 settembre.

Anche sui c.d. “Quota 96” della scuola si èaperta una speranza: gli insegnanti, infatti, non possiedono allo stato attuale i requisiti previstidalla legge Fornero per accedere alla pensione.

È opportuno precisare che nella categoria deicosiddetti “Quota 96”, penalizzati dalla riforma Fornero – convertita con legge214/2011 – rientrano gli insegnanti che, prima della suddetta legge, maturavanoil diritto di accesso alla pensione proprio grazie alla “quota 96”. Vale a direche potevano avanzare domanda di pensione con i suddetti requisiti:

  • a 61 anni(come requisito anagrafico) e 35 anni (come anni di contribuzione/servizio):quindi 61 + 36 = 96;
  • oppure a 60anni (requisito anagrafico) e 36 anni (di servizio/contribuzione): 60 + 36= 96

Questa “combinazione”tra il requisito anagrafico e contributivo doveva essere maturata entro il 31 dicembre 2011. La legge Forneroelimina la c.d.

“quota 96” e, pertanto, un numero davvero esorbitante diinsegnanti (9 mila circa), pur vantando i sopradetti requisiti, non ha piùil diritto di accedere al trattamento pensionistico loro riservato fino a pocopiù di due anni fa.

Successivamente, quando finalmente la proposta legislativa presentata daglionorevoli Ghizzoni e Marzana - i quali avanzano la possibilità di uscita anticipata per coloro che, entroil 2012, hanno raggiunto la c.d.

quota 96 sommando i contributi versati e l’etàanagrafica – giunge il 5 febbraio scorsoin Commissione Bilancio per la discussione e il via libera all’eventuale esuccessiva approvazione del Parlamento, lacrisi di Governo ed il passaggio di consegne a Matteo Renzi blocca ogni cosa.

Ora che il Premier Renzi si è insediato, l’onorevole Boccia torna a spingeresull’argomento “quota 96” della scuola, vista l’attualità ed urgenza, ma ancheatteso che il prossimo turnover di settembre2014 aprirà ad un ricambio generazionale che in tre anni garantiràl’accesso ad 82 mila nuove assunzioninell’ambito scolastico (insegnanti).

Sostiene, ancora, che per correggerel’errore contenuto nella legge Fornero sui Quota 96 della scuola, è necessarioapprovare la proposta di legge Ghizzoni che, tra l’altro, garantirebbe nuoviingressi.

Non resta, dunque, che attendere la rispostacongiunta da parte dei ministeri competenti – Istruzione, Welfare ed Economia – che potrebbero acconsentire atale disegno di legge previa disponibilità di risorse finanziarie.