Gli avvocati penalisti e civilisti saranno in sciopero nei giorni 18-19-20 febbraio 2014 e non parteciperanno alle udienze programmate dei processi nei Tribunali di tutta Italia; a conclusione della protesta, si riuniranno la mattina del 20 febbraio davanti la sede della Camera dei Deputati a Montecitorio, Roma, per poi andare in corteo da Piazza della Repubblica a Piazza Santi Apostoli. Dunque se dovete partecipare ad una udienza di un processo in quei giorni, sappiate che con ogni probabilità verrà rinviata alla prima data utile: informatevi presso le cancellerie dei Tribunali o meglio direttamente dall'avvocato.

Prosegue dunque lo stato di agitazione degli avvocati italiani, che continuano nelle loro proteste contro i gravi problemi del sistema giudiziario italiano tra cui gli aumentati ostacoli all'accesso alla giustizia da parte dei cittadini del nostro Paese.

Lo sciopero degli avvocati del 18-19-20 febbraio è stato proclamato dall'Oua, l'Organismo Unitario dell'Avvocatura, e fa il paio con lo sciopero del mese di gennaio, sempre di tre giorni e con le stesse motivazioni, tra cui citiamo riprendendole dalle dichiarazioni di Nicoletta Giorgi, presidente dell'Aiga (Associazione Italia Giovani Avvocati), e di Giuseppe Bonsegna dell'Oua di Lecce:

  • scelte teoricamente per migliorare la giustizia ma avulse dalla realtà
  • contenziosi pendenti ed arretrati oltre il limite della gestibilità
  • aumento dei costi e altri ostacoli che impediscono ai cittadini l'accesso al sistema
  • previsione di responsabilita' solidale del legale per cause qualificate come temerarie
  • volontaria giurisdizione con tempi di oltre tre mesi ed altri allungamenti dei tempi
  • troppe difficoltà per il processo telematico

Rimangono poi i motivi principali dello sciopero degli avvocati del mese scorso, come il non rispetto della privacy dei colloqui tra avvocato e assistito, l'ipotesi di eliminazione del principio di immutabilità del giudice.