Marzo potrebbe essere il mese decisivo per la Riforma Pensioni. Il Governo Renzi ha infatti in programma di lavorare sulla questione lavoro, per questa ragione ci si aspettano interventi e novità sulle pensioni che prendano in considerazione i molti nodi irrisolti lasciati dal precedente Governo Letta.

Renzi ha più volte detto di voler risolvere il problema degli esodati e quello dell'innalzamento delle l'età pensionabile delle donne, quindi seppur nel suo discorso programmatico non vi siano stati riferimenti diretti sul tema della Riforma pensioni e sulle eventuali modifiche da apportare alla Riforma Fornero, sono in molti i lavoratori che confidano che nel mese di marzo possano essere effettuate modifiche decisive per ridare fiducia in campo previdenziale.

Se il nuovo ministro del Lavoro Poletti andasse effettivamente a riconsiderare il tema caro ad esodati, precoci ed usuranti ossia la flessibilità, molte sarebbero le iniquità della Riforma Fornero che il nuovo esecutivo tenterebbe quanto meno di arginare.

Le speranze di molti lavoratori sono infatti riposte nel neo ministro Poletti, la presa in considerazione dell'uscita flessibile dal mondo del lavoro come proposto da Damiano o da Giovannini, consentirebbe di supportare quanti vorrebbero lasciare anticipatamente il mercato del lavoro e soprattutto garantirebbe quel sano turn over generazionale che permetterebbe ai giovani di essere assunti.

Si confida dunque che le novità insite nel programma di Renzi sulla questione lavoro possano riguardare anche modifiche strutturali della Riforma Fornero, che possano creare una riforma pensioni atta a salvaguardare gli interessi di molti lavoratori rimasti nel limbo, come gli esodati, attualmente senza stipendio e senza pensione.

Le speranze di cambiamenti nella Riforma Pensioni sono tutte riposte nella definizione di una nuova riforma del lavoro che dovrebbe appunto apportare interessanti novità già nel prossimo mese di marzo, grande l'attesa di molti lavoratori che sperano di avere maggiori delucidazioni circa il proprio futuro previdenziale.