Sembrava che il Governo, avesse trovato una soluzione per la salvaguardia dei restanti esodati, ovvero quella famosa categoria costituita da persone che hanno perso il posto di lavoro e, come se non bastasse, sono rimasti privi di copertura previdenziale, invece il problema sembra più grave del previsto.

Secondo i recenti calcoli dell'Inps, gli esodati hanno raggiunto quota 82 mila. Di questi, soltanto 33 mila persone hanno ricevuto l'assegno pensionistico mensile mentre gli altri rimangono nella lunga lista d'attesa. Le posizioni salvaguardate con cinque provvedimenti differenti, infatti, sono circa 162.147.

Con il primo provvedimento, il Governo ha fatto fronte alla salvaguardia di 62.383 esodati, col secondo provvedimento ha provveduto a salvaguardarne altri 14.450, mentre con il terzo, sono stati salvaguardati altri 5.625 esodati.

Per quanto riguarda la quarta procedura, che provvederà alla copertura di 9 mila posizioni, come spiega il rapporto dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, gli interessati, potranno presentare istanza presso le direzioni distrettuali del lavoro entro il 26 e il 27 febbraio a seconda della categoria di appartenenza. Rimane ancora da pubblicare il decreto interministeriale di attuazione, per la quinta salvaguardia riguardante la copertura di altre 23.000 posizioni.

Analizzando il rapporto fornito dall'Inps, si evince che soltanto 33.147 Pensioni risultano già erogate e liquidate. Mentre i restanti, che costituiscono la percentuale del 20 %, non sono ancora riusciti ad incassare l'assegno pensionistico. Ciò sta a significare che un esodato su cinque non percepisce ancora nessun assegno.

Togliendo gli esodati certificati nel 2013, infatti, rimangono 5.902 appartenenti alla categoria che andranno in pensione nel 2016, 2.474 potranno accedere alla pensione nel 2017, poi 76 andranno in pensione nel 2020, mentre i restanti 8 accederanno alla pensione tra il 2021 e il 2022.