Il governo Renzi avrà numerose questioni da affrontare non appena sarà completato l’iter di insediamento: tra queste rientra certamente il caso ‘Riforma Pensioni 2014’, con Quota 96, esodati e precoci ad attendere ormai da mesi un deciso intervento delle Istituzioni.



Nonostante ci si trovi nel campo delle pure ipotesi, il governo presieduto da Renzi potrebbe effettivamente incidere sulla legge Fornero, additata dai più come la principale causa di molti dei mali che oggi affliggono il sistema previdenziale italiano; l’intenzione, così come ha spesso dichiarato lo stesso ex sindaco di Firenze in passato, ci sarebbe tutta, il problema è capire se e quali siano i margini di una possibile modifica, comprendendo innanzitutto per quale motivo il precedente governo non sia andato al di là di semplici proposte teoriche con l’intento di dar corso ad una riforma del sistema previdenziale.



Quota 96, esodati e precoci attendono da troppo tempo ormai una risposta, e a giudicare da quanto trapelato nelle ultime settimane i nervi sono a fior di pelle. Facciamo allora il punto sul capitolo Riforma delle pensioni 2014 concentrandoci su Quota 96, esodati e precoci; quali sono le prospettive con il governo Renzi? Quali i margini di intervento che avrà il nuovo esecutivo?

Riforma pensioni 2014: Quota 96, esodati e precoci, governo Renzi potrebbe essere la svolta

L’ennesimo rinvio consumatosi la scorsa settimana ha contribuito a raffreddare l’entusiasmo che nell'ultimo mese mese si era diffuso sul fronte Quota 96; la speranza che la Commissione Bilancio potesse dare il via libera al testo presentato dalla Ghizzoni era concreta, ma adesso sembra che la questione sia bloccata, complice in particolare il parallelo istituito dalla Commissione stessa tra Quota 96 ed esodati, il tutto ovviamente accompagnato dalla mancanza di fondi per procedere.



Gli stessi esodati avevano intravisto la fine del tunnel sul finire del governo Letta, quando il presidente della Camera Boldrini sottolineò che entro marzo sarebbe stato dato corso ad un provvedimento legislativo ad hoc per risolverne una volta per tutte la questione; adesso bisognerà però capire se e in che misura il governo Renzi deciderà di seguire questa via. Tutto bloccato invece sul fronte precoci, con i sindacati a chiedere in particolare una depenalizzazione del dispositivo normativo che regola l’accesso alla pensione anticipata. Pur essendo perfettamente coscienti del fatto che ogni caso presenta una storia a se, l’impressione corrente è che la via da perseguire sia l’unica che non ha tentato il governo Letta, ovvero quella della modifica della legge Fornero.



In passato Renzi ha spesso toccato l’argomento evidenziando come l’ideale sarebbe una modifica pur senza stravolgimenti del dispositivo normativo introdotto dalla legge Fornero, ma il problema sarà comprendere se e quali siano i margini di un simile intervento; la risoluzione del caso Riforma delle Pensioni 2014 è stata infatti pesantemente ostacolata nel recente passato dalla mancanza dei fondi necessari a sovvertire le ingiustizie sociali perpetrate dalla stessa legge Fornero (pensiamo in particolare ai Quota 96), e solo facendo quadrare i conti Renzi potrà intervenire in modo incisivo.



Quota 96, esodati e precoci sperano in particolare in una squadra di governo all’altezza, con le designazioni dei nuovi ministri a capo dei comparti Lavoro ed Economia a tener banco più delle altre. Solo il tempo potrà dire se il nuovo esecutivo riuscirà a risolvere i casi Quota 96, esodati e precoci, regolando una vertenza, quella connessa alla Riforma delle pensioni 2014, in piedi ormai da troppo tempo: per il momento si può solo aspettare.