Come ben sapranno tutti coloro che, per un motivo o per un altro, stanno seguendo il cammino tormentoso della riforma delle Pensioni per questo 2014, questo è un periodo particolarmente difficile, perché senza una forte leadership politica risulta realmente complesso mettere mano a una materia così complessa come è quella della riforma delle pensioni Fornero. In questo articolo discuteremo la figura del nuovo commissario INPS, il quale dovrebbe mettere a posto i conti e i bilanci dell'istituto previdenziale, e cosa dovremo attenderci dal nuovo governo Renzi.

Riforma pensioni 2014: chi è il nuovo commissario INPS

Un primo atto fondamentale per ricominciare a pensare una riforma strutturale delle pensioni per il 2014 è quello di avere un istituto previdenziale che sia forte e che abbia una governance più trasparente. È stato con queste finalità nominato commissario straordinario per la gestione dell'INPS Vittorio Conti.

Bisogna immediatamente sottolineare che si tratta di una nomina a tempo, Conti sarà alla guida dell'INPS fino al 30 settembre 2014, il suo sarà un compito da traghettatore, e cioè riformare la governance INPS nell'attesa che si decida chi dovrà esserne il nuovo presidente. Il decreto di nomina è stato firmato nei giorni scorsi da Giovannini, il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Riforma pensioni 2014: i margini di manovra di Vittorio Conti

Vittorio Conti ha un curriculum di tutto rispetto, è stato infatti alla CONSOB nel 2006 e può vantare una lunghissima esperienza al COMIT dal 1976 al 2000. non sono tanto le competenze, quanto la possibilità di agire che lasciano un po' perplessi. Ci si chiede infatti cosa potrà fare in un arco di tempo tanto limitato.

Il pericolo è che Conti si dedichi soltanto alla riforma della governance dell'INPS (si parla, ad esempio, di un consiglio d'amministrazione molto più snello) e alla questione del bilancio in rosso, lasciando praticamente per più di mezzo anno in sospeso tutte le questioni che riguardano la riforma delle pensioni 2014: dal problema degli esodati, a quello delle uscite anticipate, all'età pensionistica delle donne.

Riforma pensioni 2014: l'intervento della Camusso e cosa si prevede con il governo Renzi

Sulla nomina di Vittorio Conti a commissario straordinario INPS è intervenuta anche la Camusso, segretario generale della CGIL. Secondo quanto afferma, il commissario straordinario era necessario per riformare l'INPS, ma non bisogna comunque abbassare la guardia sulla questione di una riforma delle pensioni che limiti le irrazionalità della legge Fornero.

Intanto è cominciato il toto-ministri per il governo Renzi. Al Ministero del Lavoro si parla di Tito Boeri, Lorenzo Bini Smaghi, Carlo Padoan, presidente dell'Istat e Andrea Guerra, amministratore delegato di Luxottica. Il nome più accreditato è Tito Boeri che proprio negli ultimi tempi è interventuo sulla questione della riforma delle pensioni, sconfessando il prestito pensionistico di Damiano e, in definitiva, mostrandosi convinto che, con qualche aggiustamento, la riforma delle pensioni targata Monti-Fornero sia il meglio per la situazione economica del paese. Insomma, sul fronte pensioni, non si attendono buone notizie.