I Quota 96 della Scuola stanno vivendo un periodo molto intenso: ma se nelle ultime settimane si era diffuso un crescente ottimismo rispetto al possibile raggiungimento della pensione, le ultime voci fanno ripiombare molti nell'incertezza.

In particolare, la testata specializzata OrizzonteScuola riporta le obiezioni al pensionamento provenienti dalla Ragioneria dello Stato, organismo che già in passato aveva decretato lo stop ai tentativi di legiferare a favore dei Q96. Vediamo in cosa consistono tali obiezioni.

Pensioni Quota 96 della scuola: a che punto siamo?

Ma prima riassumiamo brevemente i termini della vicenda: i Quota 96 della scuola sono quei lavoratori del comparto istruzione che, nonostante il compimento di 61 anni d'età e il raggiungimento di 35 anni di contributi, non sono andati in pensione a causa dell'introduzione della legge Fornero, che ha posticipato i termini del ritiro non tenendo conto delle peculiarità del calendario scolastico.

Dopo molte e lunghe vicende parlamentari e giudiziarie, l'ultima notizia positiva risale al 28 gennaio scorso, data in cui la Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera ha approvato il nuovo testo di legge unificato C. 249 Ghizzoni e C. 1186 Marzana.

Il testo estende la possibilità del pensionamento con i requisiti pre-vigenti la riforma Fornero al personale scolastico che abbia raggiunto tali requisiti entro l'anno scolastico 2011/2012. Elemento cardine del nuovo testo unificato è il limite numerico dei beneficiari, fissato a 4 mila soggetti.

Quota 96 ed esodati: prossime scadenze e obiezioni della Ragioneria

 Il parere sul testo della Commissione Bilancio, previsto inizialmente per il 5 febbraio, dovrebbe arrivare domani, 13 febbraio 2014.

Ma tale parere sarà positivo o negativo? All'ottimismo diffuso, come anticipato, si contrappone la (presunta) posizione della Ragioneria dello Stato.

"Sembrerebbe che la musica non sia cambiata - afferma OrizzonteScuola - ci giungono infatti notizie dalla V Commissione che l'intesa sul testo della proposta di modifica è stata trasversale, ma la ragioneria dello stato adduce ancora obiezioni".

Di che genere? A quanto pare, il problema fondamentale è la relazione della questione Quota 96 con il tema degli esodati: per la Ragioneria sarebbe più sensato trovare una soluzione al dramma degli esodati, rimasti senza lavoro e senza pensione, prima di provvedere al diritto - pur giusto - dei Q96, soggetti che in ogni caso hanno uno stipendio e una pensione già assicurati. 

Due questioni parallele ed entrambe causate dalla riforma Fornero, che per scarsità di risorse economiche vengono quindi contrapposte. Come andrà a finire?