Oggi è il giorno che i Quota 96 aspettavano da un bel po': i lavoratori del comparto Scuola rimasti intrappolati nella scellerata riforma Fornero, la quale non ha tenuto conto della specificità del calendario scolastico, vedranno quest'oggi iniziare la discussione in Commissione Bilancio di quella che potrebbe essere l'ultima versione del testo redatto dal duo Ghizzoni-Marzana, con cui si vuole dare la possibilità di andare in pensione ai 4000 soggetti interessati.

Pensioni Quota 96: cosa accadrà ora?

Come detto inizieranno il 5 febbraio le valutazioni da parte della Commissione Bilancio: i soldi per la copertura, calcolati in 35 milioni di euro nel 2014 e 107 milioni di euro di media per gli anni dal 2015 al 2017, sarebbero garantiti dal fondo esodati.

Come ribadito in questi giorni da Manuela Ghizzoni, quest'ultima stesura è stata fatta prendendo in esame le contestazioni avanzate dalla Commissione in questo periodo e non ci sono reali motivazioni per pensare che possa essere nuovamente respinto.

Quota 96: la Ghizzoni ci crede

Il rischio e la paura che qualcosa possa andare storto, come accaduto più volte durante tutto il corso della vicenda, resta forte. Ma come spesso accaduto la deputata Ghizzoni, quella che più di tutti si è messa al servizio della causa dei Quota 96, ha voluto trasmettere positività: 'In questi giorni sono accaduti fatti rilevanti - si legge sul suo sito -. Un certo successo mediatico, l'incontro con Faraone e Malpezzi (nuovi responsabili del settore scuola, il mail bombing (riferito alle numerose mail inviate alla Camera per sensibilizzare gli onorevoli che dovranno decidere, ndr).

Mercoledì inizierà l'esame del nostro nuovo testo di legge. Probabile non ci sarà un pronunciamento immediato: di certo inizierà la parte cruciale del nostro comune percorso'. La speranza di tutti gli interessati è che una decisione, stavolta positiva, venga presa presto.