E' un periodo burrascoso e carico di cambiamenti per l'Inps: è di pochi giorni fa la notizia delle dimissioni del presidente Antonio Mastrapasqua, e oltre al totonome per la sua successione nelle ultime ore è scoppiato il caso delle perdite miliardarie stimate per l'istituto nel bilancio di previsione 2014.

Pensioni Inps 2014 a rischio? Il buco del 2014

Per il 2014, l'Inps prevede un risultato di esercizio negativo per 11.997 milioni di euro (che si aggiungono agli oltre 14,4 miliardi di perdite del 2013): lo si apprende dal bilancio preventivo dell'Istituto di previdenza, che sta per essere esaminato dal Civ.

I risultati negativi sono legati in gran parte alla gestione ex Inpdap.

In realtà la legge di stabilità approvata dal governo Letta sul finire dell'anno 2014 ha già stanziato 25,2 miliardi a copertura del buco Inpdap, quindi di fatto il patrimonio 2014 resterà in attivo per oltre 20,6 miliardi. 

Pensioni Inps a rischio, quindi? Assolutamente no. A doversi preoccupare, semmai, sono i contribuenti: le perdite di bilancio e la forbice sempre più ampia tra i contributi versati (le entrate) e le prestazioni erogate (le uscite) sono coperte dall'aumento dei trasferimenti da parte dello Stato. E quindi dalle tasse per i cittadini italiani, dato che l'Inps non può, di fatto, fallire.

Novità Inps: le dimissioni di Mastrapasqua

Antonio Mastrapasqua ha rassegnato ufficialmente le proprie dimissioni in data 1 febbraio.

Molteplici le motivazioni di questa decisione: il fatto più eclatante è stata l'iscrizione nel registro degli indagati della Procura della Repubblica di Roma per presunti rimborsi gonfiati incassati all'ospedale Israelitico di Roma, per circa 14 milioni di euro.

Ma nell'ultimo periodo si era anche diffusa la polemica in merito alla laurea in Economia di Mastrapasqua, che secondo uno scoop di Libero sarebbe falsa, e intorno ai molti incarichi da lui ricoperti: in tutto ben 25.

Il Governo aveva per questo approvato un disegno di legge per decretare un regime di esclusività per tutte le posizioni di vertice degli enti pubblici nazionali (e quindi dell'Inps), considerate incompatibili con altri compiti.

Ora la domanda è: chi prenderà il suo posto? Secondo le voci più accreditate, il favorito alla successione in veste di presidente dell'Inps sarebbe Tiziano Treu, ex ministro del lavoro.

"Non ho conferme di nessun tipo - ha commentato il diretto interessato all'Agi - sono solo voci che girano di cui al momento non ho conferma. Credo che le cose non saranno rapide ma come normale, preferisco mantenere lo stretto riserbo".