Pensione di vecchiaia e pensione anticipata sono le due grandi novità in tema pensionistico introdotte per sostituire la pensione di anzianità di una volta.

Stando alla normativa vigente in materia, è possibile andare in pensione solo dopo aver maturato i requisiti anagrafici di 'vecchiaia', cioè soltanto una volta raggiunta l'età pensionabile prevista per la pensione di vecchiaia, e a patto di poter vantare un monte contributi minimo.

In luogo della pensione di anzianità è stata introdotta la pensione anticipata, cioè il trattamento a favore di coloro che decidono di andare in pensione prima dell'età di vecchiaia, a patto, però, di vantare, anche in questo caso, un numero di anni di contributi minimo.

Vediamo nel dettaglio la pensione di vecchiaia. Nessuna buona notizia per i lavoratori italiani, come vedremo.

Pensioni 2014: pensione di vecchiaia

La pensione di vecchiaia è una prestazione economica erogata, su domanda, a favore dei lavoratori dipendenti e autonomi, che hanno conseguito l'età stabilita dalla legge (cd. età pensionabile), raggiunto l'anzianità contributiva e assicurativa richiesta e posto fine al rapporto di lavoro alla data di decorrenza della pensione.

A questo punto è necessario fare un distinguo. Per coloro che hanno iniziato a versare contributi prima del 31 dicembre 1995, devono sussistere due requisiti. Requisito contributivo: possono conseguire il diritto alla pensione di vecchiaia esclusivamente in presenza di un'anzianità contributiva minima pari a 20 anni.

Requisito anagrafico: per l'accesso alla pensione di vecchiaia è richiesto il possesso dei seguenti requisiti anagrafici:

  • per i lavoratori dipendenti e lavoratrici dipendenti del settore pubblico dal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2015 66 anni e 3 mesi;
  • per le lavoratrici dipendenti del settore privato dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2015 63 anni e 9 mesi;
  • per i lavoratori autonomi e gestione separata dal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2015 66 anni e 3 mesi.

Tra settore pubblico e settore privato, dunque, una bella differenza.

Per coloro che hanno iniziato a versare contributi dopo il 1° gennaio 1996, per conseguire il diritto alla pensione di vecchiaia, è richiesto un requisito contributivo di 20 anni, il requisito anagrafico e il ricorrere di una delle seguenti condizioni: se l'importo della pensione risulta pari almeno a una volta e mezzo l'importo dell'assegno sociale, la pensione di vecchiaia spetta coi medesimi requisiti di coloro che hanno un'anzianità contributiva al 31 dicembre 1995; al compimento del 70° anno di età e con cinque anni di contribuzione 'effettiva'.

Dal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2015, il requisito dei settanta anni viene aumentato di 3 mesi.

Utilizzando un qualsiasi simulatore presente sul web si potrà facilmente verificare che l'importo della pensione sarà di molto inferiore all'ultimo stipendio percepito, mettendo i pensionati in condizione di non poter mantenere lo stesso tenore di vita di prima. In tanti sono in attesa che le istituzioni si facciano carico del problema, cercando di risolverlo sul serio.