Le cosiddette Pensioni di vecchiaia e anzianità rappresentano una prestazione previdenziale erogata a lavoratori dipendenti e autonomi che abbiano raggiunto determinati requisiti contributivi e anagrafici. La pensione di vecchiaia la si ottiene se si raggiunge il limite anagrafico fissato dalla legge, la pensione di anzianità se si raggiunge il limite contributivo. Con la riforma Fornero, entrata pienamente in vigore nel 2014, i requisiti soprattutto dal punto di vista anagrafico sono fortemente cambiati, suscitando non solo polemiche in Italia ma anche critiche da parte dell'OCSE.

Pensioni 2014 vecchiaia e anzianità: requisiti contributivi e anagrafici

Con la riforma Fornero, entrata pienamente in vigore nel 2014, sono cambiati i requisiti contributivi e anagrafici per l'ottenimento della pensione di anzianità e vecchiaia. Ecco quali sono i requisiti per il 2014:

1) requisito contributivo:

con decorrenza a partire dal 1° gennaio 2012, coloro che hanno maturato almeno 20 anni di anzianità contributiva entro e non oltre il 31 dicembre 1995 accedono alla pensione secondo il sistema contributivo;

2) requisito anagrafico:

a) lavoratrici dipendenti settore privato: dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2012, l'età è di 62 anni; dal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2013 l'età è di 62 anni e 3 mesi; dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2015 l'età è di 63 anni e 9 mesi; dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2017 l'età è di 65 anni e 3 mesi; dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2020 l'età è di 66 anni e 3 mesi

b) lavoratrici autonome e gestione separata INPS: dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2012 l'età è di 63 anni e 6 mesi; dal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2013 l'età è di 63 anni e 9 mesi; dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2015 l'età è di 64 anni e 9 mesi; dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2017 l'età è di 65 anni e 9 mesi; dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2020 l'età è di 66 anni e 3 mesi

c) lavoratori dipendenti e lavoratrici dipendenti settore pubblico: dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2012 l'età è di 66 anni; dal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2015 l'età è di 66 anni e 3 mesi; dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2020 l'età è di 66 anni e 3 mesi

d) lavoratori autonomi e gestione separata INPS: dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2012 l'età è di 66 anni; dal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2015 l'età è di 66 anni e 3 mesi; dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2020 l'età è di 66 anni e 3 mesi

Pensioni 2014 vecchiaia e anzianità: cosa farà il governo Renzi, Epifani o Boeri?

I nomi che si fanno per quanto riguarda i successori del Ministro dell'Economia Saccomanni e del Ministro del Lavoro Giovannini sono molti, ma i due che sembrano essere in pole position sono Tito Boeri e Guglielmo Epifani.

Tito Boeri per quanto riguarda l'annosa questione dei requisiti per la pensione di vecchiaia e anzianità ha delle idee piuttosto precise, ritiene che la riforma Fornero sia in linee generali nella direzione giusta e che siano necessari sì alcuni aggiustamenti ma non nell'ordine delle proposte di Giovannini.

Guglielmo Epifani, le cui quotazioni a dire il vero sono in calo nelle ultime ore, essendo di formazione CGIL, ha le idee molto chiare, lui si è scagliato soprattutto contro le iniquità a cui sono stati soggetti gli esodati e dunque il suo impatto sulla materia previdenziale sarebbe maggiormente in vista di una riforma complessiva. Cosa che Renzi non sembra voler fare, ponendosi in definitiva in continuità con gli ultimi governi.