Sembra finalmente vicina a concludersi la brutta vicenda relativa ai cosiddetti Quota 96, gli esodati della Scuola rimasti inabissati in una delle mille 'imperfezioni' della riforma delle Pensioni dell'ex ministro del Lavoro Elsa Fornero. Il calcolo dei requisiti era infatti stato fatto seguendo il calendario solare, mentre era risultato evidente che la giusta unità di misura dovesse essere quella del calendario scolastico, che presenta specificità diverse.

In questi mesi, solo delusioni per i 4000 soggetti interessati alla questione: prima le stime errate dell'Inps che poneva a novemila la parte di personale scolastico Quota 96 in attesa di andare in pensione, poi i calcoli sbagliati sui fondi necessari per coprire la spesa, infine la decisione della Corte Costituzionale che aveva dichiarato l'inammissibilità del noto caso singolo.

Ora s'intravede lo spiraglio della conclusione positiva: sono stati individuati i soldi con cui si dovrà coprire l'operazione di pensionamento dei Quota 96: 35 milioni nel 2014, poi 107 milioni per ogni anno tra il 2015 e il 2017, risorse economiche che verranno ricavati dal fondo a tutela degli esodati che è stato stanziato nella finanziaria del 2013. Le domande andranno presentate entro maggio 2014 e verranno registrate dall'Inps secondo un ordine cronologico fino al limite stabilito.

Ora l'ultimo step è rappresentato dall'analisi della Commissione Bilancio: 'Non c'è motivo per respingerlo - assicura Manuela Ghizzoni, la deputata PD che più di tutte si è interessata alla causa dei Quota 96 -. Ci sono le coperture, il testo tiene conto delle obiezioni sollevate in passato'.