Prosegue incessantemente il dibattito sulle Pensioni 2014 INPS: il nuovo esecutivo che si va profilando all’orizzonte con il cambio della guardia Letta-Renzi potrebbe aprire importanti scenari soprattutto per precoci, esodati e usuranti, la cui situazione di stand-by era sostanzialmente causata da una stortura di fondo nel pacchetto di interventi predisposto dal precedente governo.



Piuttosto che incidere sul dispositivo normativo venutosi a formare in seguito alla riforma Fornero, i membri dell’esecutivo, con in testa il ministro del lavoro Giovannini, hanno infatti optato per la predisposizione di strumenti da doversi adottare su basi volontaristiche (pensiamo al prestito d’onore con pensione anticipata o al prestito INPS), certamente utili per un verso ma incapaci di incidere strutturalmente nella vicenda Pensioni 2014 INPS dall’altro.

Più che mai in bilico infine la situazione dei Quota 96, con l’ennesimo rinvio consumatosi nella giornata di ieri.

Pensioni 2014 INPS: precoci, esodati, usuranti, Quota 96, prestito d’onore e pensione anticipata – Nuovo esecutivo apre importanti scenari

Il presidente della Camera Boldrini aveva nei giorni scorsi promesso l’avvio dell’iter di attuazione di un disegno di legge che sarebbe stato pronto per il mese di marzo e che, all’interno del ricco capitolo Pensioni 2014 INPS, avrebbe interessato in particolar modo gli esodati; la sfiducia di ieri al Premier in carica con conseguente cambio della guardia apre tuttavia nuovi scenari, e non è detto che quanto paventato dalla Boldrini possa essere effettivamente perseguito. Molto passerà comunque dall’INPS, chiamato a collaborare col governo e rinfrancato dalla nomina del commissario straordinario Vittorio Conti.



Come abbiamo più volte sottolineato, i fronti precoci e usuranti paiono ormai da mesi arenati, con il precedente governo ad essersi concentrato più sulla creazione di strumenti previdenziali che non sulla modifica delle norme vigenti (i sindacati in particolare chiedono maggiore flessibilità e una rivisitazione della normativa che regola le penalizzazioni per accedere alla pensione anticipata).



Nell’alveo di questi strumenti rientra certamente l’ipotesi del prestito d’onore avanzata dalla Lega per la Lombardia che potrebbe però essere estesa anche al contesto nazionale, un'ipotesi che altro non è se non la riproposizione sotto altre forme del prestito INPS voluto da Giovannini. Destinare ai lavoratori un prestito erogato dall’INPS che consenta di accedere ad una pensione anticipata incrementerebbe di certo la flessibilità in uscita - una delle principali linee guide d’intervento stabilita mesi orsono - ma non inciderebbe sulla struttura, laddove invece proprio la struttura andrebbe rivista per risolvere il caso Pensioni 2014 INPS. Per struttura si intende anche e soprattutto la legge Fornero, che Renzi ha spesso sottolineato di voler rivedere per via delle iniquità che ha scatenato.



Tra le crepe generate dalla stessa riforma Fornero non possiamo non annoverare il caso dei Quota 96, che ieri hanno subito l’ennesimo stop ad una situazione che adesso rischia di farsi davvero complicata. Si perché, Ragioneria di Stato ed INPS hanno contestato le coperture finanziarie rinvenute, con ciò portando ad un deciso passo indietro rispetto all’ottimismo che si era diffuso nell’aria non più tardi di qualche settimana fa.



L’auspicio di tutti è che il nuovo governo possa affrontare con maggiore decisione un caso, quello delle Pensioni 2014 INPS, che davvero non può più essere rimandato.