Pensioni 2014: esodati, precoci ed usuranti, quale potrebbe essere il destino di queste categorie di lavoratori con la fine del Governo Letta? La chiave di svolta per il destino previdenziale di milioni di lavoratori in attesa di risposte da tempo, potrebbe finalmente essere chiarito con il Governo Renzi?

Al momento il dibattito sulle Pensioni 2014 è più acceso che mai, le questioni rimaste irrisolte dal Governo Letta sono moltissime tra queste la questione esodati, precoci ed usuranti sulle quali il nuovo Governo Renzi sarò chiamato a dare risposte in tempi brevi.

Al momento con l'avvento del nuovo esecutivo restano in dubbio sia la realizzazione del prestito pensionistico di Giovannini quanto la legge della Boldrini promessa entro Marzo per risolvere la questione esodati.

La proposta del prestito di Giovannini renderebbe possibile l'uscita anticipata dei lavoratori ai quali mancano pochi anni al raggiungimento della pensione. L'uscita prematura dal posto di lavoro sarebbe possibile attraverso l'accensione di un prestito con l'Inps. Il lavoratore percepirebbe infatti un assegno pari a circa l'80% del proprio stipendio fino al raggiungimento dei requisiti richiesti per accedere alla pensione, raggiunti i quali dovrà poi rendere le somme percepite in precedenza attraverso una decurtazione pari al 15-20% sul proprio assegno pensionistico finale.

La restituzione del prestito avverrebbe comunque senza l'applicazione di alcun tipo di interessi.

La Boldrini, invece, intervenuta sul tema Pensioni 2014 aveva annunciato una legge ad hoc entro marzo per risolvere l'incresciosa e insostenibile situazione degli esodati.

Cosa ne sarà di queste due proposte? Sulle Pensioni 2014 potrebbero effettivamente arrivare nuovi impulsi con il Governo Renzi , questo quanto sperano esodati, lavoratori precoci ed usuranti.

Tra i Ministri che potrebbero far parte del Governo Renzi vi sono Tito Boeri ed Epifani, le loro idee riguardano i temi importanti per il destino previdenziale degli italiani come un'eventuale modifica della legge Fornero che dovrebbe divenire più flessibile.

Secondo Tito Boeri "La riforma delle pensioni è stata varata dal governo Monti in piena emergenza e in tempi molto stretti ed è perciò sicuramente migliorabile.

Ma non si può tornare indietro, come accadrebbe se fosse approvata la proposta Damiano" perché il Paese affronterebbe, a suo dire, una nuova crisi di credibilità ed aumenterebbe la platea di coloro che perdono il posto di lavoro dopo i 55 anni. L'emergenza sociale si risolverebbe solo rendendo più flessibile la Riforma Fornero.

Sulla questione Pensioni 2014 si sentirà ancora discutere molto sia l'opinione politica quanto quella pubblica, che ovviamente spera che il Governo Renzi mantenga in agenda un disegno di legge pro esodati e che si faccia qualcosa per risolvere alla radice la questione precoci ed usuranti senza limitarsi a strumenti volontaristici come il prestito pensionistico proposto da Giovannini. Il Governo Renzi potrebbe dunque essere davvero la chiave di svolta sulla questione pensioni 2014 per precoci, esodati e usuranti?