La spinosa questione dell'accesso alla pensione anticipata per i moltissimi lavoratori e docenti bloccati dalle attuali disposizioni di legge, sta intravedendo una via di risoluzione con il nuovo programma e piano di riforme ipotizzato dal Premier incaricato Matteo Renzi, che è andato a sostituire da pochi giorni l'ormai ex Premier Letta.

La Quota 96 (prevista dalla legge Damiano) corrisponde alla soglia temporale per la pensione ed è determinata dalla somma dell'età anagrafica con il numero di anni di lavoro maturati. Ad esempio, la quota richiesta può essere raggiunta all'età di 60 anni con 36 anni di lavoro o a 61 anni con 35; oltre i 40 anni maturati non c'è vincolo di età.

Tale criterio è stato applicato dalla Fornero a tutti i dipendenti statali senza tener conto del fatto che il termine dell'anno lavorativo per gli insegnanti cade il 31 agosto e non il 31 dicembre. Per gli insegnanti che avevano presentato domanda di pensione entro il 31 agosto 2011 c'era stato tempo fino all'agosto 2012 per il raggiungimento della quota; il perfezionamento dei requisiti successivamente a questa data ha impedito a molti insegnanti l'accesso alla pensione pur avendone diritto.

La nuova riforma di Matteo Renzi, con la prospettiva della pensione anticipata, potrebbe rendere finalmente giustizia alla percentuale di lavoratori e docenti vittime di un "disguido" burocratico e poter così accedere al meritato riposo.