Ieri sera Matteo Renzi ha presentato la lista dei ministri che comporranno il nuovo governo e quest’oggi ha completato l’iter prestando il proprio giuramento; qualche giorno ancora per smaltire l’emozione e neutralizzare ogni possibile pressione dopo di che il governo Renzi dovrà seriamente mettersi a lavoro. Fra le tante tematiche da dover affrontare il capitolo rappresentato dalle pensioni, anche se in questa sede abbiamo deciso di concentrarci in particolare sulla questione pensione anticipata 2014 INPS.



Il toto ministri si è ufficialmente concluso, con Giuliano Poletti (che alle spalle ha una lunga storia di impegno politico nel Partito Comunista) ad aver presto il posto di Giovannini in qualità di Ministro del Lavoro; Poletti raccoglie un’eredità importante e dovrà da subito fare i conti con alcune delle proposte presentate da Giovannini in passato, come ad esempio quella del prepensionamento con prestito INPS, una sorta di pensione anticipata mascherata messa a disposizione dei lavoratori.

Altro importante punto da dover affrontare quello costituito dall’opzione contributivo donne, in merito alla quale si attende un prolungamento dei tempi per fare richiesta sino al 2015. Facciamo allora il punto sul capitolo Pensione anticipata 2014 INPS.

Pensione anticipata 2014 INPS: prepensionamento e opzione contributivo donne, adesso tocca al duo Renzi-Poletti

Cavalcare la precedente ipotesi proposta da Giovannini potrebbe essere sintomo di intelligenza, considerato in particolare il fatto che il meccanismo studiato dall’ormai ex ministro del lavoro non prevede particolari incombenze economiche per la precaria economia italiana. L’idea sarebbe infatti quella di destinare un prestito pagato dall’INPS a tutti i lavoratori che accettino di abbandonare anticipatamente l’impiego (2 o 3 anni prima), prestito che potrebbero poi rendere sotto forma di trattenute dirette applicate agli assegni pensionistici.



Molto dipenderà dalla volontà del governo Renzi di proseguire nel solco di quanto già fatto dal Governo Letta, con la strada della rottura a risultare però dal nostro punto di vista più credibile, anche per via di evidenti motivazioni di carattere politico. Il quadro sarà più completo tra alcuni giorni anche se l’urgenza di compiere un deciso intervento in tema di pensione anticipata 2014 INPS è ormai sotto gli occhi di tutti.



Un’urgenza ancora più chiara nel caso dell’opzione contributivo donne per la pensione anticipata a 57-58 anni; lo strumento, lo rammentiamo, consente alle donne di accedere ad una pensione anticipata calcolata col metodo contributivo in luogo di quello retributivo, cosa che produce evidenti ricadute negative sugli importi degli assegni mensili (inferiori di circa il 20% a quelli cui si avrebbe diritto col retributivo).



Si tratta comunque di un’opportunità preziosa per fruire della quale il tempo sta però per scadere; le commissioni Lavoro di Camera e Senato si sono già impegnate a prolungare la finestra per l'invio delle richieste fino al 31 dicembre 2015, ma si trattava delle Commissioni istituite per il precedente governo. Anche in questo caso bisognerà comprendere che tipo di strada vorrà prendere Renzi; solo il tempo potrà dirlo, ma la speranza sta tutta nella ratifica di una nuova normativa che possa eliminare o quanto meno smussare le penalizzazioni attualmente previste per l’accesso alla pensione anticipata.