La Legge 104 è un argomento di scottante attualità. D'altronde, le statistiche sono ampiamente significativein tal senso: nel mondo circa 1 miliardo di persone convive con una disabilità. In particolare, in Italia, il numero di soggetti diversamente abili si aggira intorno ai 3 milioni, vale a dire il 5% circa della popolazione totale presente sul territorio nazionale.

Vediamo, dunque, il quadro normativo di riferimento, le agevolazioni, i permessi retribuiti INPS e gli effetti sulla pensione.

Legge 104. Quadro normativo

La Legge 104 è la disposizione guida in tema di soggetti diversamente abili.

Essa ha poi subito modifiche in due momenti successivi, tramite legge e decreto legislativo, modifiche che non ne hanno tuttavia alterato la sostanza. La definizione di soggetto diversamente abile che viene data a livello normativo è la seguente: 'colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva'.

Legge 104. Diritti dei disabili e le agevolazioni

La Legge 104 contempla alcuni benefici a favore dei soggetti diversamente abili, mentre altri benefici sono riconosciuti da diverse disposizioni ma sempre subordinatamente al riconoscimento dello status di persona portatrice d'handicap ai sensi della Legge 104.

Le agevolazioni sono di due tipologie: fiscali e lavorative.

Tra le agevolazioni fiscali ricordiamo l'applicazione di un'aliquota IVA più bassa, nella misura del 4%, per l'acquisto di alcuni prodotti; esenzione totale dal pagamento del bollo auto; spese sanitarie riconosciute come oneri deducibili e non come detrazioni.

Per quanto concerne le agevolazioni lavorative: i genitori di soggetti diversamente abili godono del prolungamento dell'astensione facoltativa nel caso in cui il bambino abbia un'età inferiore ai tre anni e di 3 giorni di permesso mensile nel caso in cui il bambino abbia un'età compresa tra i tre e i diciotto anni.

Inoltre, i lavoratori portatori di handicap possono usufruire di 3 giorni di permesso mensile; allo stesso modo, i lavoratori che assistono un familiare in situazione di gravità in forza della suddetta Legge, possono usufruire di 3 giorni di permesso mensile, purché il disabile sia parente o affine entro il terzo grado di parentela.

Va precisato che tali permessi giornalieri possono essere fruiti anche parzialmente, quindi in ore.

Legge 104. Permessi retribuiti legge 104 e pensione anticipata.

Per quanto concerne il rapporto tra permessi retribuiti ex Legge 104 e pensione anticipata, la riforma Fornero in tema di Pensioni, aveva, tra l'altro, determinato un'ingiusta e iniqua penalizzazione in tal senso perché non aveva equiparato tali permessi a giornate di lavoro vero e proprio.

Soltanto con la legge di stabilità per il 2014 è stata sanata quest'anomalia.

Oggi, dunque, le giornate o le ore in cui si è usufruito di permessi Legge 104 sono equiparate in tutto e per tutto a giornate lavorative vere e proprie, anche se non soprattutto a fini pensionistici. Quindi, anche nell'ottica della pensione anticipata, non c'è alcun tipo di penalizzazione.