Il futuro della pensione anticipata e delle Pensioni in generale, è in stretta correlazione con la situazione economica e patrimoniale dell'Inps, attualmente in forte perdita. Secondo infatti un documento inviato dall'attuale Presidente dimissionario dell'INPS Antonio Mastrapasqua ai Ministri del Governo Monti Vittorio Grillini (Economia e Finanze) ed Elsa Fornero (Lavoro e Politiche sociali), si è comunicato che la difficile situazione patrimoniale dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale è a rischio fallimento (anche se l'INPS in realtà non può fallire, ma è per dare l'idea della gravità) e che il netto potrebbe riuscire a coprire solo i prossimi tre anni.

Da tale documento, è perfino emerso che entro la fine del 2014, si potrebbe assistere ad una grave precipitazione previdenziale, verso un passivo di ben 4,5 miliardi di euro per un disavanzo di 12 miliardi. Controllando i documenti contabili dell'INPS, è stato infatti appurato quanto questo istituto gravi sulla situazione economica del Paese: il solo costo per il personale è di circa due miliardi di euro, senza contare la retribuzione dirigenziale e le varie spese accessorie.

Anche per tutti questi motivi, si è ancora in fase di vaglio riguardo la probabile proposta di un prestito previdenziale per il lavoratore per permettergli una pensione anticipata, che poi sarà restituito una volta raggiunto il requisito necessario, anche se in realtà si dovrebbe tenere anche conto dell'età del pensionato.