Tempi duri per le Pensioni. Il bilancio di previsione del 2014 per l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale non è per niente positivo. Stando, infatti, a quanto riporta 'repubblica.it', l'Inps chiuderà l'anno con un disavanzo complessivo di 12 miliardi di euro con le spese che supereranno di gran lunga le entrate.

Pensioni - L'istituto, che è ancora senza presidente dopo le dimissioni di Antonio Mastrapasqua per lo scandalo dei venticinque incarichi contemporanei del manager, perde circa 10 miliardi all'anno e le previsioni per il 2015 sono sulla stessa lunghezza d'onda.

Una situazione che preoccupa lavoratori in attività e pensionati.

Contribuenti - Ma chi copre questo buco? Per quanto riguarda le pensioni, sarà lo Stato a ripianare le perdite, anche perché l'INPS (che ha incorporato anche l'INPDAP) non può fallire. La copertura arriva dai contributi dei lavoratori in attività, dalle partite Iva e da tutti i contribuenti italiani: senza questi la situazione diverrebbe davvero insostenibile e le pensioni sarebbero a rischio. Lo Stato, dunque, aumenterà il gettito verso l'INPS e non smetterà di aumentare neanche nei prossimi anni secondo le stime del ministero dell'Economia.

Conti INPS 2013 - Volgendo lo sguardo allo scorso anno, i trasferimenti dello Stato verso l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale per coprire i 'buchi' sono stati di 112.5 miliardi di euro e dal 2008 questi trasferimenti non accennano a placarsi. In cinque anni, sono aumentati del 53% per una cifra che si aggira sui 39 miliardi di euro. Conti davvero preoccupanti in un periodo complicatissimo per la maggior parte dei cittadini italiani.