Il settore Scuola vive spesso momenti quasi tragicomici: inquesti giorni si era diffusa la notizia, vera purtroppo, che glistipendi degli insegnanti e del personale sarebbero statitagliati di 150 euro al mese per effetto del Dpr 122/2013, cheha bloccato gli scatti stipendiali nonchè il rinnovo del contrattodi lavoro. Con una lettera datata 27 dicembre 2013 il Ministerodell'Economia aveva dovuto richiedere appunto 150 euro a chi già liaveva percepiti ed annullare gli aumenti (blocco retroattivo degliscatti di anzianità). Ma giusto ora il governo Letta ha smentito, omeglio ha informato che non ci saranno tagli o richieste direstituzione.

Subito si erano levate le proteste di Maria Chiara Carrozza,ministro dell'Istruzione, che dal suo profilo twitter cosìieri ha informato: "Ho chiesto al ministro Saccomanni disospendere la procedura di recupero degli scatti stipendiali per il2013".

Anche il vice-premier Angelino Alfano si era subito detto contrario a questa che si può definire un'assurdità: "Io e Ncdfaremo di tutto per evitare la restituzione degli scatti".

Si è quindi giunti ad una riunione tra il primo ministro EnricoLetta, il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, il ministroCarrozza, nella quale si è per fortuna deciso che gli insegnanti nondovranno subire il taglio di 150 euro in busta paga fino allacompleta restituzione di quanto preso in più nel 2013 grazie agliscatti.

Nel 2010 ci fu il primo blocco degli scatti di anzianità peril personale scuola, durato tre anni, ma in seguito i sindacatihanno trattato coi governi ottenendo il recupero degli importi finoal 2011, mentre è ancora aperta la trattativa per quelli del 2012.