Per il settore della Scuola, dell'università e della ricerca il CUB - Confederazione Unitaria di Base, ha confermato lo stato di agitazione che presto potrebbe di conseguenza portare a proclamare uno sciopero.



Secondo la Confederazione Unitaria di Base la recente e clamorosa questione sugli scatti di anzianità ha ulteriormente svelato quello che è il gioco del Governo, ragion per cui ora più che mai occorre rilanciare la mobilitazione in difesa dei diritti e del salario dei lavoratori della scuola, dell'università e della ricerca.



E proprio sul trattamento economico il CUB, nonostante la clamorosa questione sugli scatti di anzianità sia rientrata, con una nota ha elencato quelli che sono tutti i vincoli, i paletti e le inadempienze che devono sopportare i lavoratori della scuola.





Innanzitutto per tutto il corrente anno la contrattazione è bloccata. Poi c'è da considerare, tra l'altro, il mancato pagamento ad oggi degli stipendi dei mesi di novembre e di dicembre del 2013 ai supplenti brevi.



Ed ancora, il taglio dei finanziamenti alle cooperative che nella scuola si occupano delle pulizie con un impatto occupazionale pari a ben 24 mila licenziamenti su tutto il territorio nazionale. E le decurtazioni a carico del personale precario a causa, fa presente il CUB, dello 'scippo delle ferie'.

La conseguenza è che con il taglio delle risorse nella scuola pubblica le classi sono sempre più affollate, gli edifici pericolosi e fatiscenti, e le attrezzature a disposizione sono sempre più obsolete.