Riforma Pensioni: pensione anticipata, speranze per lavoratoriprecoci e usuranti? Molti gli appartenenti a questa categoria che dopo laproposta di Giovannini si stanno chiedendo se nel 2014 sarà davvero possibileil prepensionamento.

È bene ricordare fin da subito che l'idea di Giovanniniriguardante il prestito pensionistico non è una proposta mirata ailavoratori precoci ed usuranti, ma qualora passasse sarebbe sicuramente una riformache potrebbe interessare gli esclusi dalla Riforma pensioni, ossia appunto ilavoratori precoci ed usuranti.

Che cosa s'intende per prestitopensionistico e come si lega alla pensioneanticipata?

La proposta diGiovannini riguarda la possibilità di andare in pensione anticipata 2 o 3 anni prima di aver maturato i requisitinecessari all'assegno pensionistico. Per farlo i lavoratori farebbero unprestito a sé stessi, in sostanza prenderebbero un anticipo sulla pensione futura,avendo a disposizione un importo mensile non superiore a 600-700 euro mensili,da rendere poi all'Inps una volta ottenuto l'assegno pensionistico effettivo.

Il lavoratore renderà ilprestito pensionistico ricevuto in precedenza attraverso unadecurtazione di una percentuale direttamente sulla pensione maturata, questadecurtazione oscillerà tra il 10 ed il 15%. Anche qualora laproposta di Giovannini sul prestito pensionistico andasse in porto, sono moltii lavoratori, specie quelli precoci ed usuranti, a non essere completamentefavorevoli a questa soluzione.

Tanti i cittadini che confidavano in una  Riforma Pensioni più mirata a risolvere definitivamente il problema degli esodati ela questione pensione anticipata per lavoratori precoci ed usuranti. Molti i lavoratoriappartenenti a queste categorie che prediligono di gran lunga la proposta di Damiano sullaflessibilità e sulla possibilità di andare in pensione anticipata con unadecurtazione, al max dell'8%, sul proprio assegno pensionistico.

Al momento attuale paretutto ancora molto nebuloso sul fronte Riforma Pensioni e sulla possibilità omeno di un prepensionamento per il 2014. Che ne sarà dunque dei lavoratoriprecoci ed usuranti e delle loro speranze?