Sempre caldo il tema legato alle Pensioni 2014; una delle ipotesi che dovrebbe essere presentata ai sindacati entro la fine digennaio 2014, da parte di Enrico Giovannini, riguarda la possibilità di lasciareil lavoro in anticipo grazie al prestitopensionistico.



Il ministro del lavoro e dellePolitiche Sociali dovrebbe presentareinfatti una sorta di progetto di manutenzione della riforma pensioni che consentirebbe ai lavoratori, specie aquelli precoci e usuranti, di andare in pensione anticipata accendendo ad un prestito pensionistico.

Come funzionerebbe il prestitopensionistico?

Il lavoratore che decidesse, adesempio, di andare in pensione 2 anni prima del pensionamento effettivo, percepirebbeun assegno pensionistico, pagato dall'Inps con l'eventuale contributo dell'azienda, pari all'80% dello stipendio.

Una volta maturati i requisitinecessari al pensionamento effettivo, quindi due anni dopo l'essere andato in pensione anticipata, il lavoratore renderà il prestito pensionistico ricevuto attraverso una decurtazione di unapercentuale direttamente sull' assegno pensionistico, questa decurtazionedovrebbe oscillare tra il 10 ed il 15%.

Una svolta, quella che potrebbeportare Giovannini nella Riformapensioni, davvero importante e che consentirebbe anche alle piccole imprese dipoter mandare i lavoratori in pensione anticipata, specie in quei comparti incui l'età avanzata può addirittura divenire un rischio per il lavoratore e l'azienda.

L'obiettivo dell'introduzione delprestito pensionistico nella riforma pensioni sarebbe anche quellodi introdurre elementi di flessibilità atti a svecchiare le aziende, chepotrebbero, infatti, ringiovanire il proprio personale, mandando in pensione anticipata tutti coloro chevorrebbero lasciare anzitempo il posto di lavoro.