Riforma Pensioni: pensione anticipata, esodati, prestitopensionistico, il Governo è al lavoro per fronteggiare ancora una volta laquestione previdenziale.

Le proposte principali giungono da Enrico Giovannini eCesare Damiano, tra i due si apre anche un confronto sulle possibilità atte asalvaguardare nel migliore dei modi gli esodati e quanti vogliono accedere allapensione anticipata.

Giovannini punta sul rilancio della sua proposta già portatain Parlamento ad agosto che rigurda il prestito pensionistico, ossia la possibilità per i lavoratori di uscireanticipatamente dal mondo del lavoro facendo una sorta di prestito a sé stessi,nessun problema sui conti già in rosso della previdenza.

Di cosa si tratterebbe? Il lavoratore in questione a cuimancherebbero 2 o 3 anni di lavoro per raggiungere l' età pensionabile potrebbescegliere per la pensione anticipata prendendo un anticipo della pensione sullabase di un importo minimo (non superiore a 600-700 euro mensili) da restituirepoi all'Inps, quando raggiungerà effettivamente i requisiti necessari perottenere il proprio assegno pensionistico.

La decurtazione in questione riguarderebbe circa il 10-15%sull'assegno pensionistico maturato e l'importo sarebbe dunque trattenutodirettamente al lavoratore.

Secondo Giovannini il prestito pensionistico sarebbe l'unico modo per consentire ad esempio ai lavoratori precoci ed usuranti diaccedere alla pensione anticipata oppure evitare che licenziamenti in tarda etàvadano ad allungare la lista degli esodati .

Damiano sostiene invece che bisognerebbe tornare a parlaredi flessibilità e punta nuovamente sulla proposta di reintrodurre una fascia flessibile dipensionamento ascelta del lavoratore «tra i 62 e i 70 anni, pagando una penalizzazione massimadell'8%».

Si confida chequalcosa nella Riforma pensioni venga fatto, molti sono i lavoratori esodati,usuranti e precoci che restano in attesa di sapere quale destino pensionisticoverrà riservato loro e se potranno dunque andare in pensione anticipata.