Riforma Pensioni Governo Letta, tra le novità 2014 potremmo trovare il prepensionamento con prestito, idea lanciata mesi fa da Giovannini e ora riproposta dal ministro, nonché misure per favorire una staffetta generazionale nelle aziende. Vediamo allora nello specifico di cosa si parla e quali sono le effettive possibilità di vedere questi interventi divenire realtà.

Riforma pensioni 2014, novità: il prepensionamento con prestito

Ne avevamo parlato mesi fa, all'epoca della prima formulazione dell'ipotesi e a inizio 2014 per la riforma pensioni del Governo Letta torniamo a parlarne: l'ipotesi di prepensionamento con prestito è ancora allo studio da parte del ministro Giovannini.

L'idea è sostanzialmente la seguente: permettere ai lavoratori di andare in pensione prima (per esempio con due anni d'anticipo) pagando loro un assegno non completo (potrebbe essere all'80%). A seguito del raggiungimento della pensione vera e propria i lavoratori andrebbero poi a pagare gli assegni ricevuti in anticipo tramite decurtazione della pensione negli anni successivi (tra il 10 e il 15%, si ipotizza).

Giovannini per questa possibile novità della riforma pensioni 2014 del Governo Letta non nasconde di voler coinvolgere le aziende e che comunque l'operazione risulta "finanziariamente difficile da disegnare". Si parla di una misura che, stando alle informazioni disponibili al momento, dovrebbe interessare lavoratori del settore privato e resterebbe comunque una possibilità cui aderire su base volontaria.

Riforma pensioni Governo Letta: il part time per favorire il ricambio generazionale

Tra le possibili novità sulle pensioni 2014 Giovannini ha parlato anche di una misura atta a favorire il ricambio generazionale. Per quanto è dato di sapere al momento si lavora sulla possibilità di trasformare i contratti dei lavoratori anziani in contratti part time, mantenendo per gli stessi dei contributi figurativi da parte dello Stato (per non penalizzare i lavoratori al momento del raggiungimento della pensione).

In tal modo le aziende avrebbero l'opportunità di inserire giovani nel proprio organico da poi assumere a tempo pieno dopo il raggiungimento della pensione da parte dei dipendenti anziani. Se questo tipo di interventi possa davvero entrare a far parte della riforma pensioni del Governo Letta nel 2014, tuttavia, è ancora tutto da vedere. La verità la sapremo nelle prossime settimane.