Riforma Pensioni: dopo tante discussioni sulla legge di stabilità, questa settimana il governo è tornato a lavorare alle nuove misure in campo previdenziale. Tra i temi più caldi di questo inizio 2014 troviamo ancora una volta gli esodati e i Quota 96, ma spunta anche la nuova proposta del ministro Enrico Giovannini, che va sempre più definendosi, relativa al prestito pensionistico.

Pensioni Quota 96 della scuola: nuova proposta di legge

Manuela Ghizzoni e Maria Marzana hanno presentato una nuova proposta di legge per mandare in pensione i quasi 4 mila lavoratori del comparto scuola bloccati da un errore della riforma Fornero.

Il nuovo testo fa leva proprio sul numero: la platea di beneficiari non potrà superare i 4 mila soggetti (secondo la rilevazione effettuata tramite questionario dal Miur, gli interessati sarebbero precisamente 3976). Per identificarli, è stato per ora individuato il criterio dell'ordine numerico progressivo, ma non è escluso che al testo vengano apportate modifiche su questo aspetto. 

La nuova proposta a favore dei Quota 96 è stata discussa brevemente in Commissione Lavoro l'8 gennaio, sotto la Presidenza dell'onorevole Cesare Damiano e alla presenza del sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Carlo Dell'Aringa. La stessa Ghizzoni, firmataria della proposta, ha fatto sapere che eventuali emendamenti andranno presentati entro lunedì prossimo, 13 gennaio.

Approvati gli emendamenti, il testo sarà inviato alla Commissione Bilancio. 

Delimitando la platea a 4 mila soggetti i firmatari sperano di non incorrere nell'ennesima bocciatura da parte della ragioneria dello Stato, per carenza di risorse.  

Pensioni esodati: novità all'orizzonte 

Qualcosa si muove anche sul fronte esodati.

Martedì il ministro per i rapporti con il Parlamento e il coordinamento delle attività di governo Dario Franceschini ha annunciato che arriveranno presto nuove misure relative all'infinito capitolo che vede coinvolti migliaia di lavoratori rimasti senza lavoro e senza pensione.

Franceschini non ha specificato se tali interventi saranno suddivisi in tranche o disposti in un'unica soluzione, in ogni caso si parla della salvaguardia, nell'anno 2014, di altri 17 mila soggetti, oltre ai 6 mila indicati inizialmente.