Nelcorso dell'ultima settimana, al centro del dibattito sulla Riforma Pensioni 2014 vi sono almeno due questioni di importanza fondamentale: la proposta delministro Enrico Giovannini riguardante il prestitopensionistico, e l'opportunità di concedere alle donne fino alla fine del2015, come originariamente voleva la Riforma Maroni, la pensione anticipata a 57/58 anni d'età con il metodo contributivo.
Sulprestito pensionistico di Enrico Giovannini si è discusso moltissimo in Parlamento, e il ministro nel corso dei dibattiti ha presentato più dettagliatamentela proposta del prestito previdenzialespecificando che si tratterebbe di una somma elargita da Stato, aziende elavoratori.
Illavoratore e i disoccupati prossimi alla pensione potrebbero autonomamentescegliere di uscire anticipatamente dal mondo del lavoro usufruendo di unprestito pensionistico, la bozza dell'ipotesi consentirebbe di andare inpensione, infatti, con 2 o al massimo 4 anni di anticipo senza dover elargireinteressi sul prestito. Nel tempo, una volta maturati i requisiti necessari perandare in pensione, sarà lo stesso lavoratore a rendere il prestito ottenuto in precedenza attraverso una decurtazione sulla propriapensione.
L'exministro del lavoro Tiziano Treu è intervenutoin settimana sulla questione prestito pensionistico plaudendo la proposta diGiovannini, a suo dire la misura è sicuramente degna di valutazione ma restainsufficiente.
Quelche è certo è che, secondo Treu, la RiformaFornero va almeno modificata perché la parola d'ordine nella riforma pensioni 2014, come richiestada più parti, deve essere flessibilità.
Lalegge Fornero ha alzato l'etàanagrafica, ma in modo troppo brusco, creando nuove e gravi questioni comequelle degli esodati e dei quota 96, secondo Tiziano Treu dunque " La direzionedi marcia va migliorata, d'altra parte la richiesta di intervenire a garanziadi una maggiore flessibilità arriva da più parti ed è connaturata alla naturastessa del sistema contributivo. Il meccanismo va corretto e ciò può esserefatto senza pregiudicare i contenuti della riforma stessa".
