Questoè quanto si augura il personale scolastico rimasto ingabbiato nellalegge sulle Pensioni targata Monti-Fornero. Dopo mesi di illusioni,di reiterate promesse non mantenute, e di una sentenza, quella dellaCorte Costituzionale, che li ha letteralmente gelati con il diniegoal riconoscimento dell'errore fatto dalla Fornero, il 2014 potrebberiservare ai quota 96 una piacevole sorpresa.
Il tutto dipenderà daquale valutazione faràl' "arcigna" Ragioneria dello Stato, in merito alla nuovaproposta fatta dalle on. Ghizzoni e Incerti sulle possibilità diuscita dal lavoro degli operatori scolastici.
Ricordiamo che itecnici si erano già espressi negativamente su una primaproposta, con la motivazione che non vi era certezza sui numeri, suquanti potevano essere realmente i pensionandi in quota 96 e chepertanto non era possibile quantificare l'onere a carico dello Stato.
Ora i numeri sono pressoché certi: quattromila è la sogliafissata, nella più recente proposta fatta dal comitato ristrettodella XI Commissione Lavoro, in cui si registrano le presenze attivedella Ghizzoni e della Incerti. Nellanuova formulazione, il sistema telematico dell'INPS si arresterà aquota 4000, non prendendo più in considerazione ulteriori richiestedi pensionamento.
Questo meccanismo, porterà certamente alla corsadel primo "clic", fissando l'orario, calcolato in minuti esecondi, per la presentazione della domanda online.
Ricordiamoanche che, a seguito del censimento, o indagine che dir si voglia, avviato dal MIUR nel mese di novembre, le persone che hanno rispostodi essere interessate, sono state 3976.
Ecco spiegato quindi ilperché l'orologio si potrebbefermarea quota quattromila. A meno che nella riunione della CommissioneLavoro, fissata per mercoledì 8 gennaio, non esca dal cilindro unconiglio, che sta ad indicare una proposta che tenga conto delraggiungimento della quota 96, entro il 31 agosto 2012, giornoin cui terminal'anno scolastico 2011/2012, dando quindi un ordine di priorità achi ha raggiunto tale soglia prima del 31 dicembre 2012.
