Il giudice a Savonadecide che la misura presente nella Salva Italia, cioè rivalersi per intero in caso di pignoramento sulla pensione. non si potrà fare.

Un conto corrente pericoloso

Il caso del pensionato di Savona si è aperto nel mese didicembre, quando con l'arrivo della 13° mensilità la pensioneera di poco superiore ai 999,00 € , cioè il limite per obbligare il pensionatoalla apertura di un conto corrente come scritto nella Salva Italia. Sfortunatamente per il signore il deposito di unconto corrente, era secondo la legge non probatorio dell'arrivo o meno di unapensione, cioè non c'è la prova che il bonifico fatto si riferisca ad una pensione od un versamento di altranatura.

Cosi Equitalia, che ha uncontenzioso aperto con il pensionato di Savona,ha agito immediatamente rivalendosi dell'importo versato dallo sfortunatopensionato.

La sentenza salva pensione

Il tribunale di Savonaha stabilito un concetto semplice quanto efficace: infatti se è pur vero che isoldi depositati su un conto non sono più identificabili, la naturapensionistica deve essere una natura privilegiata. Quindi basta che il creditosia riconoscibile per denominazione ed importo, e non vi siano voci all'attivo diversedalla pensione. Chiarisce nellasentenza il giudice che vanno garantiti al pensionato i mezzi adeguati alleesigenze di vita, e questo ha evitato il pignoramentosulla pensione.

La sentenza del tribunale di Savona ha un risvolto importante, stabilisce che ogni cittadino chepercepisce una pensione o unostipendio non possa subire coattivamente un pignoramento totale in quantoquesti sono strumenti necessari, e possono essere fatti solo nel rispetto deilimiti della legge.