Continuano le manovre per riformare le Pensioni 2014 ed in generale rivisitare il sistema previdenziale italiano: in queste settimane tiene banco l’idea del prestito pensionistico avanzata dal Ministro Giovannini, e l’ipotesi continua a trovare sempre più pareri favorevoli.



Ultimi in ordine di tempo quelli dell’On. Pd Cesare Damiano e dell’ex Segretario Cgil Guglielmo Epifani, concordi anche nell’intervenire su una delle tante ‘ingiustizie sociali’ (a detta di molti esponenti politici) innescate dalla riforma Fornero, ovvero sia l’equiparazione dell’età pensionabile tra uomini e donne, con queste ultime che dovrebbero invece fruire di un regime privilegiato.

In complesso sembra che siano stati fatti molti passi avanti rispetto a qualche mese fa, quando la riforma era solo un'ipotesi e le possibilità di intervento paventate si moltiplicavano senza trovare uno snodo comune. Facciamo allora il punto sulle nuovità in tema di pensioni Inps 2014.

Pensioni Inps 2014, le novità: precoci, usuranti, pensione anticipata e prestito pensionistico – Imperativo chiave riformare la Legge Fornero

La possibilità che esodati, usuranti e precoci - tutti individui che per determinate situazioni lavorative risultino impossibilitati ad arrivare alla soglia dei 66 anni attualmente previsti dalla Legge Fornero per arrivare all’età pensionabile - possano usufruire di un prestito pensionistico erogato dall’Inps sembra trovare l’appoggio di tutti gli esponenti del mondo giuslavorista italiano: il prestito durerebbe due o tre anni e sarebbe poi reso sotto forma di trattenute sugli assegni mensili della pensione.



La proposta è stata lanciata dal Ministro Giovannini ed accolta sia dall’On. Pd Damiano che dall’ex Segretario Cgil Epifani (per il quale si parla di un possibile nuovo incarico come Ministro del Lavoro): entrambi sono fermamente convinti sia del fatto che esodati, precoci ed usuranti vedrebbero un netto miglioramento della propria situazione grazie al prestito pensionistico (che erogherebbe, come già accennato, l’Inps), sia della necessità di rivedere la Legge Fornero per quel che riguarda l’età pensionabile.



Secondo il loro punto di vista è inaccettabile che uomini e donne fruiscano di un medesimo regime previdenziale per andare in pensione, ragion per cui l’istituto della pensione anticipata, così come configurato dalla riforma Fornero, va modificato.



Il dialogo con le parti sociali prosegue e a breve sono previsti ulteriori incontri: l’impressione generale è che comunque alla fine l’idea del prestito pensionistico possa trovare una ratifica ufficiale. Raramente si era infatti vista un’unanimità di pareri così netta.