Prosegue il dialogo tra Governo e parti sociali riguardo alla riforma delle pensioni; le ultime novità disegnano un quadro ancora un po’ confusionario, ma le idee sul tavolo ci sono. Franceschini ha già  sottolineato che presto la platea di esodati salvaguardati crescerà, con il computo totale che si innalzerà di altre 17.000 unità in questo 2014.



Novità anche per i Quota 96, dato che nei prossimi mesi, a fianco alle misure pro esodati, si cercherà di venire incontro anche alle loro esigenze; l’idea è quella di porre un argine alla criticità scatenata dall’errore contenuto nella riforma Fornero.



Pensioni Inps 2014, esodati e Quota 96: si continua a lavorare al prestito pensionistico

Nei giorni scorsi Giovannini si è mostrato possibilista riguardo alla possibilità di varare il Jobs Act sponsorizzato da Renzi, ma il Ministro ha contestualmente sottolineato come la conversione dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato passi necessariamente da una volontà che le aziende difficilmente in un momento di crisi come questo mostreranno di avere.



Continua inoltre a tenere banco l’idea del prestito pensionistico, ovvero sia l’ipotesi di destinare ai lavoratori che accettino di uscire 2 o 3 anni prima dal lavoro un prestito pagato dall’Inps che verrebbe poi reso sottoforma di trattenuta sulla pensione.



L’esponente Pd Cesare Damiano si è mostrato entusiasta riguardo alla proposta di Giovannini - ‘Siamo convinti che la riforma delle Pensioni targata Fornero sia socialmente iniqua, che sbarri la strada all’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro e che sia recessiva, ben venga dunque l’idea di Giovannini’ -, ed anche Guglielmo Epifani, ex segretario della Cgil, ha sottolineato la necessità di cambiare rotta dopo la riforma Fornero (‘Bisogna allargare il numero di coloro ai quali il governo deve dare delle risposte pensando non solo agli esodati in essere, ma anche all’altra tipologia di esodati che si creerà con l’innalzamento del pensionamento generato dalla Legge Fornero’).

Pensioni Inps 2014: ufficializzati i tagli per pensionati ex Inpdap

Nel frattempo, l’Inps ha comunicato ieri, con il messaggio numero 574, che i pensionati ex Inpdap subiranno nei mesi di gennaio e febbraio delle trattenute sulle pensioni che terranno conto dell’abbinamento di due fattori tra loro: le prestazioni pensionistiche da una parte e le altre somme loro corrisposte dall’altra.



Per recuperare il debito fiscale, le trattenute sulle pensioni saranno effettuate sulle due mensilità di gennaio e febbraio 2014 secondo questo schema:

  • per i titolari di pensioni uguali o inferiori a 626,73 euro, si tratterà un quinto;
  • per i titolari di pensioni superiori a tale soglia, verrà invece garantito un pagamento netto di 501,38 euro.

In buona sostanza piove sul bagnato: tra individui che vivono nel limbo tra pensione e lavoro senza avere diritto all’una e trovare l’altro (gli esodati) e individui ‘dimenticati’ dallo Stato a causa alla riforma Fornero (Quota 96), l’unica certezza è che il sistema previdenziale deve subire un brusco cambio di rotta. Ben venga dunque la proposta del prestito pensionistico di Giovannini, ma servono misure immediate ed interventi strutturali. Senza, gli stessi problemi si ripresenteranno  ad intervalli regolari.