Si torna a parlare in questi ultimigiorni di "prestito Giovannini", dal nome del Ministro che ha avanzato laproposta relativa ad un prestito daparte dell'Inps in favore di coloro che vogliono andare in pensione primadel tempo, senza aver raggiunto i requisiti anagrafici e contributivi.

Questa scelta, se venisse attuataconcretamente, potrebbe evitare l'incremento degli esodati. Tuttavia, sebbenedi certo non vi è ancora nulla, l'ipotesi proposta riguarda la concessione di un prestito da partedell'Inps in modo tale che il lavoratore possa andare in pensione in anticipopur non avendo raggiunto i requisiti minimi richiesti dalla riforma Fornero.

Brevemente, il suddetto prestito verrebbe concesso al pari di un eventuale assegnoper pensione (mensile); prestitoche poi verrebbe restituito dal momentoin cui si consegue effettivamente la pensione: a questo punto, mensilmenteverrebbe applicata una piccola trattenuta al fine di rimborsare il prestito.

Questa soluzione potrebbe rivelarsi – a detta delGoverno – l'ideale per evitare l'aumento a dismisura di altre migliaia diesodati che andrebbero ad aggiungersi a quelli già esistenti, per i quali ilGoverno medesimo è stato costretto ad intervenire con viari decreti edincentivi a sostegno dei dipendenti lasciati in una situazione di stand-by.

I soggetti maggiormente a rischio sono i c.d. "esodandi", i quali al momento sitrovano ancora occupati, ma che potrebbero trovarsi, a causa della mobilità odi altri accordi, tra i cosiddetti "esodati nonsalvaguardati".