La riforma delle Pensioni colpisce le donne: inquesto caso non centra molto il governo Letta che non stacambiando granchè dell'impianto pensionistico attuale, ma le variemodifiche avvenute negli ultimi anni, soprattutto la RiformaFornero. Vediamo dunque cosa cambia per la pensione delledonne, le nuove condizioni e requisiti dal 1 gennaio 2014. Ricordiamo inoltre che se tutto dovesse andare secondo i progetti già enunciati dal Ministero del Lavoro, i lavoratori potranno avere notizie grazie al servizio della busta arancione.

Proseguendo nel sentiero tracciato dai governi Amato e Berlusconi,con la Riforma Fornero delle pensioni il governo Monti ha quasiequiparato l'età per andare in pensione di uomini e donne,portando nel 2014 la soglia a 63 anni e 9 mesi per le lavoratricidipendenti, a 64 anni e 9 mesi per le lavoratrici autonome (già nel2012 e 2013 c'erano stati aumenti).

Per gli uomini siamo a 66 anni e3 mesi.

Per la pensione anticipata, fino al 1995 bastavano 35 annidi contributi a prescinedere dall'età, ora invece ne occorrono piùdi 41 e se non si hanno almeno 62 anni di età si incorre nellariduzione dell'assegno pensionistico. La Riforma Fornero haprogressivamente alzato i limiti minimi di età e contribuzione,precisamente in questo 2014 siamo giunti a 41 e 6 mesi di contributiper le donne, a 42 anni e 6 mesi per gli uomini.

Chiedendo la pensione anticipata prima dei 62 anni, l'assegnoviene corrisposto, per la quota retributiva (per l'anzianitàmaturata sino al 2011), con una riduzione pari all'1% per ogni annodi anticipo; percentuale che sale al 2%, per ogni anno di anticipoche supera i due.

Altre importanti novità nell'articolo-guida Adeguamento pensioni all'inflazione e contributo di solidarietà.