Diventa sempre più rovente il capitolo Pensioni 2014 INPS: ieri è arrivata una buona notizia per i Quota 96, con alcuni degli appartenenti alla categoria che potranno andare in pensione dal primo settembre 2014. Sul fronte esodati si continua a lavorare per ampliare la platea di salvaguardati, anche se al momento non si registra la volontà di operare interventi strutturali o modificativi delle norme vigenti. La linea guida che si va percorrendo prevede la predisposizione di strumenti dall’adozione volontaristica a disposizione dei lavoratori, il tutto per incrementare la flessibilità in uscita.





Mentre in Italia si lavora, arriva l’ennesimo schiaffo dall’Europa che continua ad osservarci con uno sguardo più che mai severo: l’ultimo rapporto stilato dal Comitato per i diritti sociali del Consiglio d’Europa e incentrato sulle violazioni della Carta sociale europea, ha infatti stimato almeno 7 violazioni da parte dell’Italia, un paese nel quale ‘l’ammontare delle Pensioni minime è inadeguato e la legislazione non può garantire alle persone anziane lo stesso livello di vita del resto della popolazione’. Facciamo il punto.

Pensioni 2014 INPS, Quota 96 ed esodati: il punto

Nella giornata di ieri è arrivata una buona notizia che riguarda anche i Quota 96: grazie all’art. 11 bis del D.L. 102/2013 convertito in Legge 124/2013, come riporta anche il Miur in una circolare ufficiale, i lavoratori che nel 2011 si trovavano in congedo straordinario o avevano fruito del disposto normativo della Legge 104 potranno andare in pensione con i requisiti pre Fornero a partire dal primo settembre 2014. Complessivamente saranno circa 2.500 i lavoratori che fruiranno di questa possibilità e al comparto scuola ne sarà riservata una quota tra il 15 e il 20% (ogni elemento su questa previsione normativa è dettagliato in questo articolo).



Sul fronte esodati continuano a tenere banco le dichiarazioni del ministro Franceschini, che ha assicurato un allargamento della platea di esodati salvaguardati per il 2014; una buona ipotesi potrebbe essere quella del prestito Inps voluto dal ministro Giovannini ma al momento non c’è nulla di concreto.

Pensioni 2014 INPS: il Consiglio d’Europa accusa l’Italia, ‘Pensioni minime troppo basse’

Come non bastasse il fervore di questi giorni e il pesante clima attorno al dibattito sulle pensioni 2014 INPS, è arrivato oggi un pesante pronunciamento del Consiglio d’Europa, che ha ravvisato ben 7 violazioni commesse dall’Italia riguardo il disposto della Carta sociale europea, un documento firmato a Torino nel 1961.



Il rapporto stilato dal Consiglio consta di 50 pagine ed esamina l’arco di tempo che va dal 2008 al 2011. Ecco il giudizio sul comportamento del nostro paese: ‘L'Italia non ha dimostrato di aver adottato misure adeguate per combattere la povertà e l'esclusione sociale, le pensioni minime sono troppo basse’.



Se a quanto sottolineato da questo documento si affianca la bufera che sta interessando l’INPS con il caso Mastrapasqua (i reati ipotizzati per lui sono truffa, abuso d’ufficio e falso ideologico, la Corte dei Conti ha inoltre ha aperto un'inchiesta per danno erariale) si comprende quale sia il clima attorno al dibattito sulle pensioni 2014 INPS.