La legge di stabilità avrebbe recentemente previsto una rivalutazione del trattamentopensionistico per le categorie anche superiori a tre volte il minimo. L'Inps si sarebbe già occupata diufficializzare la notizia e di rendere pubblici i meccanismi (di perequazione) secondo cui questoaumento dovrebbe avvenire.

Si presume che la rivalutazionecorrisponderebbe all'inflazione per il 2014, e sarebbe nel dettaglio paridunque all'1,2 per cento. In euro queste percentuali si traducono in unapossibilità di accrescimento dell'assegno pensionistico pressappoco di € 214 annue (cifra al lordo), chediviso per 12, fa circa € 17,83 al mese.In questo caso si sta parlando di rivalutazioni al 100 per centodell'inflazione.

Per quanto riguarda i casi chestanno tra le tre e le quattro volte il trattamento minimo, cioè fino a unacifra massima di € 1.981,72, la perequazione corrisponderà al 90 per centodell'inflazione; in percentuale si parla dell'1,08 per cento e in euro sarannocirca € 21,40 in più al mese.

La fascia superiore, che prevede Pensioni cheraggiungano il tetto massimo di € 2.477,15, si applica una rivalutazione checorrisponde allo 0,9 per cento ovvero almassimo € 22,30. I trattamenti che si trovano tra le cinque e le sei volteil minimo, cioè fino ad un assegno mensile di € 2.972,58, la percentuale saràdello 0,6 per cento e la rivalutazione corrisponderà a € 17,80 (più o meno la stessa cifra che spetterà al primoscaglione).

Infine, per i trattamenti che superano ilminimo più di sei volte, l'aumento è stato fissato ad una quota di € 17,80.