Dopo la Legge Fornero, come già detto in questo articolo, sono cambiate molte cose per i lavoratori italiani, non sempre in meglio. In questa sede ci occuperemo di come calcolare la pensione che ungiorno percepiremo fornendo tutte le informazioni utili.

Calcolo pensione: criteri

La pensione è calcolata esclusivamentesulla base del sistema contributivoper tutti coloro che hanno versato contributi soltanto dopo il 1° gennaio 1996.

A tal fine èfondamentale: determinare la retribuzione annua del lavoratore; calcolare icontributi di ogni anno sulla base dell'aliquota di computo; determinare ilmontante individuale che si ottiene sommando i contributi di ciascun annoopportunamente rivalutati; applicare al montante contributivo il coefficiente di trasformazione così come riportatonella seguente tabella.

Età in cuisi va in pensione – coefficiente daapplicare:

  • 60 anni –4,661%
  • 61 anni –4,796%
  • 62 anni –4,940%
  • 63 anni –5,094%
  • 64 anni –5,259%
  • 65 anni –5,435%
  • 66 anni –5,624%
  • 67 anni –5,826%
  • 68 anni –6,046%
  • 69 anni –6,283%
  • 70 anni –6,541%

Calcolo pensione: siti

Esistono suInternet parecchi siti che mettono a disposizione degli strumenti di calcolo. Sono strumenti in grado di determinare,sulla base della legislazione vigente,l'ammontare della pensione e misurarela reale differenza di disponibilitàeconomica tra la vita lavorativa e quella da pensionato.

Chiaramente,nel calcolo di previsione delle Pensioni,è necessario precisare attentamente le ipotesisulle quali basare la stima, fermo restando che i risultati esposti non sono in alcun modo garantiti ma vanno intesi come puramente indicativi.

Fatta questadoverosa premessa, va detto che di cruscotti di calcolo il web è pieno perché coi tempi che corrono una dellepreoccupazioni di ciascun lavoratore, se non la principale, è proprio quella dicapire con quanto si andrà in pensionee se con quella somma di denaro sarà possibile vivere dignitosamente.

Calcolo pensione: un esempio concreto

A questopunto, per aiutare nella comprensione della materia, proponiamo un esempioconcreto che può dare un'idea di ciò a cui tutti i lavoratori di oggi stannoandando incontro.

Nel caso viene preso in considerazione, a titolo di esempio,un lavoratore uomo, di 37 anni, con 7 anni di contributi, impiegato inun'azienda privata.

Unlavoratore, nato a marzo nel 1977, di sesso maschile, che vanti a tutto il 2013 sette anni di anzianità accreditata (il che equivale a dire che ha iniziato alavorare intorno ai 30 anni), che abbia un reddito annuo netto di € 20.000,00(il che equivale a dire € 31.000,00 circa lordi), che abbia una previsione dicarriera di tipo 'media' (inflazione + 2%), che abbia un inquadramento di tipo'Impiegato o operaio di azienda privata', si ritroverebbe nella seguentesituazione.

Questolavoratore potrebbe andare in pensione col metodo contributivo a partiredal mese di giugno del 2043, a 66 anni e 3 mesi, con un'anzianità contributiva complessiva di 36 anni e 5mesi, con una pensione lorda dicirca € 28.000,00.

Considerandoche un reddito annuo lordo attuale di € 31.000,00 corrisponderebbe, con lepremesse del caso, nel 2043 a un reddito annuo lordo di € 54.000,00, significache il lavoratore in questione passerà da un ultimo anno da stipendiato a €54.000,00 lordi a un primo anno da pensionato a € 28.000,00 lordi, con unaperdita di quasi il 50%.

Quando dunque andremo in pensione, sulla base del calcolosu esposto, basato sul metodo contributivo,potremo godere di un assegno che supererà di poco la metà dello stipendio chepercepivamo come lavoratori. Non serve aggiungere altro.