A Torino i Forconi sono già tornati in piazza, ma minacciano di farlo in tutta Italia se il premier Enrico Letta non si dimetterà entro il 9 gennaio, il prossimo giovedì quindi.

Sono stati proprio i leader della protesta del Nord Est a dare l'ultimatum al Presidente del Consiglio, che dovrebbe dimettersi insieme a tutto il suo governo entro e non oltre il 9 gennaio 2014. Ma i Forconi sono sicuri che le dimissioni non ci saranno e proprio per questo hanno anticipato i tempi stampando volantini contro il Presidente del Consiglio. Non appena l'ultimatum sarà scaduto, il 10 gennaio quindi, potrebbe riprendere la protesta in piazza così come già avvenuto nel mese di dicembre.

Nei giorni scorso dai leader dei Forconi è stato reso  noto il programma della protesta e si prevedono le stesse caratteristiche di quella globale avvenuta il mese scorso. 

I Forconi vengono identificati con la rivolta popolare di un popolo oppresso che si ribella, ma come avvenuto a dicembre, il rischio che si corre è quello che il movimento venga strumentalizzato da forze politiche estremiste. 

Che il governo non presenterà le proprie dimissioni è una cosa certa, quindi i Forconi si preparano a scendere in Piazza Castello già dalle prime ore di venerdì 10 gennaio 2014. Questa volta però i Forconi annunciano che saranno prese decisioni unitarie riguardo alla protesta, e che si deciderà a priori se i mezzi dei manifestanti saranno utilizzati per bloccare il traffico, anche se ormai il gruppo originario dei Forconi iniziali si è spaccato in due. L'ipotesi del blocco del traffico non viene, quindi, scartata a priori anche se non si sa con precisione quali saranno gli scenari che si presenteranno nella mattinata di venerdì 10 gennaio.