La situazione dei Pas Tfa speciali infanzia e primaria ècontroversa dal principio. Dopo la pubblicazione degli elenchi, le Università sistanno organizzando per costi ed avvio dei corsi, anche se in tutte le Regioni sonocontrarie ai Pas infanzia e primaria.

Dopo la pubblicazione deglielenchi in Toscana, le Universitàhanno ribadito la loro contrarietà ad avviare i Tfa speciali di infanzia eprimaria, ma, secondo la Gilda di Firenze,il loro rifiuto non significa che i corsi non saranno avviati. Il sindacatoGilda in realtà non dice nulla di nuovo.

Le facoltà in tutta Italia sonocontrarie all'attivazione e di motivazioni ne hanno; vediamo quali sono.

Il 20 settembre 2013 Direttori e Presidi di Scienze della Formazione Primaria hanno scritto un documentoesprimendo parere negativo riguardo l'attivazione dei corsi proponendo l'inserimentodei candidati Pas in corsi speciali in questa Università con agevolazioni sull'acquisizionedei crediti. Secondo Direttori e Presidi i Pas porterebbero ad un abbassamentodella qualità della formazione e "minerebbero" la credibilità della Facoltà.

Il 21 novembre 2013 anche la CRUIaveva lanciato una mozione "unendosi" al documento e ribadendo il loro no all'attivazionedei Tfa speciali infanzia e primaria.

Si rafforza così l'ipotesi di inserire icandidati in corsi specifici attivati da queste Università. Ipotesi che, sevenisse realizzata, richiederebbe una modifica alla normativa allungando inmodo considerevole i tempi per l'avvio dei corsi.

Sono tante le voci tra siglesindacali ed associazioni che chiedono al Miur il rispetto della normativa equindi l'impegno ad avviare i corsi PasTfa speciali infanzia e primaria.

Una situazione che si presentaingarbugliata e attualmente senza soluzione.