Continua a tenere banco il dibattito sulla riforma delle Pensioni. L'ultima dichiarazione a riguardo è del segretario di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero. In mattinata l'ex ministro della Solidarietà Sociale durante il Governo Prodi ha elencato i punti fondanti per il rilancio dell'occupazione. Tra questi anche una riforma che investe le pensioni. Per Ferrero si dovrebbe mettere un tetto a quelle che superano la somma di cinquemila euro al mese.

L'idea di mettere un tetto alle pensioni oltre i 5000 euro non è in realtà nuova. Lo stesso Paolo Ferrero ne aveva parlato alcuni giorni fa nel suo stesso blog (paoloferrero.it) nell'articolo intitolato "#Ocse Tetto a pensioni e stipendi d'oro per alzare i salari più bassi: è norma di civiltà.

Con salari bassi dalla crisi non si uscirà mai". Nel post in questione, il segretario del Prc affermava che l'unica possibilità per uscire dalla crisi e mettere un freno alla disoccupazione dilagante fosse quello di porre un freno alle cosiddette pensioni d'oro, ovvero quelle che superano i cinquemila euro.

Sempre Ferrero dichiarava che la riforma Fornero durante il governo Monti aveva avuto come conseguenza quella di lasciare a casa i lavoratori più giovani. Affermazione corroborata dagli ultimi dati sulla disoccupazione giovanile in Italia, che ha superato ormai la soglia del 40%.

Il governo Letta interverrà sulle pensioni oppure si interesserà alla sola legge elettorale? Avranno mai ascolto le parole del segretario di Rifondazione comunista Paolo Ferrero riguardo il limite alle pensioni d'oro, ovvero quelle che superano la soglia di 5000 euro al mese? Che opinione vi siete fatti?