Riforma Pensioni 2014, si è votata alla camera la nuova riforma con la legge di stabilità venerdì pomeriggio. Ma cosa è cambiato per i lavoratori precoci, usuranti, i quota 96, esodati e il resto sulle pensioni? Vediamo di seguito gli aggiornamenti, anche se non ci sono buone notizie dopo la riforma Fornero.

Partiamo subito dalle notizie negative di questa riforma pensioni 2013-2014 per i lavoratori precoci e usuranti. Nonostante negli ultimi mesi ci siano state notizie e idee per permettere a questi lavoratori di andare in pensione con le regole precedenti alla riforma Fornero, alla fine dei conti tutto è rimasto come prima, e non ci sono stati cambiamenti tra gli emendamenti votati in aula.

Questo 2013 insomma si conclude con un nulla di fatto per precoci e usuranti.

E non va meglio ai Quota 96 della scuola, con la nuova riforma pensioni. Infatti nonostante gli sforzi per salvaguardare tutti gli insegnanti tagliati fuori dalle pensioni con la Legge Fornero, alla fine la politica non ha preso provvedimenti in loro aiuto, ed è arrivata nei giorni scorsi anche il verdetto negativo della corte costituzionale. Le speranze adesso sono riposte nel prossimo anno, ma sembrano davvero ridotte al lumicino.

Qualche aggiornamento positivo nella Riforma delle Pensioni 2014 si vede dal lato degli esodati. Anche se le misure prese non risolveranno il problema totalmente, si sono fatti ulteriori passi avanti ed è stato stanziato un fondo di 950 milioni per riuscire a salvaguardare altri diciassettemila esodati.

Infine nuova mazzata per i contributi nella gestione separata. Previsto infatti un nuovo aumento dal 20% al 22% nel 2014 (e poi fino al 24% nel 2016), che ancora una volta andrà a colpire lavoratori autonomi o piccole imprese che cercano di uscire dalla crisi... Che pareri avete? Ditecelo qui sotto!