Riforma Pensioni 2013,rivalutate le pensioni 2014 con aumenti che variano da10 a 16 euro sul singolo assegno secondo il metodo perequativo.

Finalmente una buona notizia volta arisollevare (seppur di poco) le magrissime pensioni al di sotto di1000 euro che spettano a quasi metà dei pensionati italiani.

Con una norma inserita nella Legge diStabilità, la Riforma Pensioni 2013 faràscattare una rivalutazione delle pensioni 2014 secondo ilmetodo perequativo. Gliaumenti sono previsti per le pensioni fino a 3000 euro, anchese sono talmente irrisori da far pensare più ad un contentino che adun'efficace misura.

Mentre aleggia ancora lo spettro deiconti in rosso, che rappresenta il nodo più grosso della matassa, laperequazione automatica torna sulle pensioni 2014dopo due anni di stop. La misura si situa nel contestodell'adeguamento all'inflazione registrata negli ultimi 12 mesi.

La rivalutazione introdotta dallaRiforma Pensioni 2013 che avrà effetto dal 2014prevede aumenti sugli assegni mensili così distribuiti:

- rivalutazione dell'1,5% sullepensioni fino a 1.486 euro lordi (aumento di circa 11 euro netti suun assegno da 1.000 euro lordi),

- rivalutazione dell'1,35% sullepensioni tra 1.486 e 1.981 (aumento di circa 14 euro netti su unapensione da 1.200 euro lordi),

- rivalutazione dell'1,12% per lepensioni tra 1.981 e 2.475 (aumento di circa 15 euro netti su unapensione da 2.000 euro lordi),

- rivalutazione dello 0,75% per lepensioni tra i 2.473 e 2.973 euro lordi (aumento di circa 10-11 euronetti su una pensione lorda di 2.500),

- rivalutazione dello 0,50% per gliassegni superiori (aumento di circa 10-11 euro netti).

Gli aumenti previsti dallarivalutazione della Rifoma Pensioni 2013 sonodunque minimi e tralasciano ancora una volta il reale problema delpesante deficit dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale che, malgrado le proposte, rimane un problema ancora lontano dal vedereuna soluzione.