Riforma Pensioni 2013, novità: pressing di Cesare Damiano, sostenitore di Cuperlo alle primarie del PD, che continua a spingere sul tema pensioni, per una riforma che si muova principalmente in tre direzioni: verso la chiusura definitiva della vergogna esodati, verso una più importante rivalutazione degli assegni pensionistici, verso il tanto famoso criterio di flessibilità.

Damiano torna a parlare quasi quotidianamente del tema riforma pensioni 2013, ma le novità latitano. Tuttavia le primarie del PD si avvicinano e colui che sarà il nuovo segretario del Partito Democratico, Renzi, Cuperlo o Civati, potrebbe incidere sulle scelte del Governo Letta.

Damiano ha inoltre sottolineato come occorra "cambiare le regole del fondo 'esodati' perché non e' accettabile che dei 145 mila lavoratori che potranno utilizzare le regole pensionistiche ante-Fornero, l'Inps abbia solamente liquidato 25mila pensioni".

Tra i temi più attesi della riforma pensioni 2013 del Governo Letta troviamo la soluzione del caso dei Quota 96 della scuola: dopo il censimento MIUR si è scoperto che il numero di soggetti interessati è meno della metà del numero stimato dall'INPS (si parla di poco meno di 4000 insegnanti), con risorse parimenti inferiori alle prime stime del tesoro. Una prima clamorosa mancanza si è registrata giovedì scorso quando la Ragioneria di Stato non ha inviato la relazione con le risorse necessarie per mandare in pensione i Quota 96 della scuola, ora arriva una nuova, terribile doccia fredda dal Ministro Carrozza.

Per loro "non ci sono i soldi", come riportato da un esponente del comitato Quota 96.

Nonostante la drastica riduzione delle spese stimate per mandare in pensione i Quota 96 della scuola, nella riforma pensioni 2013 le novità a riguardo non si sono viste e gli ultimi aggiornamenti sono a dir poco pessimi, ma attenzione: si attende relativamente a breve il verdetto della Corte Costituzionale su un caso di Q96 che potrebbe cambiare tutto.