Si riaccende la speranza per i 3976 lavoratori Quota 96 del comparto Scuola che sono ormai da mesi nell'incertezza di capire quando potranno far valere il proprio diritti di andare in pensione. Le notizie delle ultime giornate avevano fatto perdere quasi tutte le speranze agli interessati: la relazione negativa della Ragioneria dello Stato aveva gettato nello sconforto il popolo dei Quota 96, delusione culminata nell'annullamento della manifestazione prevista per l'8 dicembre.
Non si è arresa invece Manuela Ghizzoni, la deputata del Partito Democratica che sta seguendo passo per passo la vicenda legata ai lavoratori della scuola penalizzati pesantemente dalla riforma Fornero: nelle ultime ore è stato finalmente presentato l'emendamento Quota 96: dal sito della Camera si legge 'al comma 127, primo periodo, inserire in fine le seguenti parole, nonché al personale della scuola che matura i requisiti entro l'anno scolastico 2011/2012' e si prosegue 'il beneficio di cui al comma 127-bis è riconosciuto a decorrere dalla data del 1° settembre 2014, nel limite massimo di 4.000 soggetti'.
Si passa poi ad elencare le cifre relative alla copertura di cui si è parlato nelle scorse settimane (sul sito della Camera si può visionare l'intero documento): si tratta di 35 milioni di euro necessari per l'anno 2014, di 106 per l'anno 2015, 107,2 per l'anno successivo, di 108,5 per il 2017, mentre per il 2018 si tratta di 72,8 milioni di euro.
Quello presentato a doppia firma da Manuela Ghizzoni e Antonella Incerti del Partito Democratico è un atto che costituisce un piccolo grande passo verso la risoluzione dell'annosa vicenda che ha interessato questi lavoratori. Resta da capire quale sarà l'iter relativo all'emendamento: difficile pensare che il suo percorso non sia accidentato, dopo i numerosi errori di calcolo e ritardi che hanno visto protagonista fino a questo momento gli organi dello Stato.
Nessuna illusione per i Quota 96, ma come si legge dalla pagina Facebook dei lavoratori della Scuola, 'la speranza è l'ultima a morire'.
