Pensioni Quota 96 della Scuola, ultime notizie pessime: la Corte Costituzionale ha deciso e il verdetto non è positivo per i tanti insegnanti che speravano nella magistratura per vedersi restituire la pensione che un errore nella riforma pensioni Fornero aveva loro sottratto.

La situazione per le pensioni dei Quota 96 della scuola dopo le ultime notizie dalla Consulta è più nera che mai. La Corte ha dichiarato che la questione di legittimità sull'articolo 24 comma 3 risulta inammissibile, ciò significa che il piccolo terremoto che si sarebbe generato da un eventuale problema di costituzionalità dell'articolo non ci sarà.

Per le pensioni scuola dei Quota 96 potremmo dire che la questione torna alla politica, ma in realtà anche la politica ha bocciato le richieste degli insegnanti: la Ragioneria di Stato con motivazioni complesse che non hanno convinto nemmeno la stessa Ghizzoni ha infatti bocciato la richiesta di finanziamento delle pensioni dei Q96, sostanzialmente per motivi economici.

Nel corso degli ultimi mesi (e non solo) le dichiarazioni in favore della restituzione delle pensioni ai Quota 96 della scuola sono state numerose: tanti esponenti politici hanno ammesso l'errore nella legge Fornero, eppure alla fine il torto non è stato raddrizzato. Come a dire, avete ragione, ma i soldi non usciranno comunque dalle casse dello Stato.

L'appoggio dell'onorevole Ghizzoni, dell'onorevole Incerti, del Movimento 5 Stelle e di pochi altri non è stato sufficiente. Manuela Ghizzoni, con uno sconforto cui non eravamo abituati, ha dichiarato che a gennaio si chiuderanno i lavori della Commissione: inutile continuare a martellare su un Governo sordo alle esigenze dei Quota 96 della Scuola.

E adesso? ci si chiederà. Dopo le ultime notizie per le pensioni scuola dei Quota 96 è difficile immaginare un rivolgimento positivo in un futuro prossimo. È sempre possibile ricorrere alla Corte Europea (percorso che potrebbe essere verosimilmente intrapreso a breve), tuttavia i tempi risulterebbero lunghi. La politica della cinghia stretta vince ancora, ai danni di cittadini incolpevoli dinanzi a un errore contro il quale si sono battuti con giusto e lodevole impegno.

Ora si attendono le reazioni all'ultima cattiva notizia, giunta ieri in serata.